Addossato al colle roccioso del Paion, sovrastante l'abitato di Lavis, il giardino ottocentesco (foto) è una fantasmagorica, eclettica scenografia di terrazzamenti digradanti e loggette, dipinti a trompe l'oeil e merlature, lavoro di Tommaso Bortolotti, che ne fece l'opera della vita, oggetto dell'ammirazione di illustri viaggiatori. Gravemente decaduto nelle strutture nel corso del Novecento, con la perdita dell'intero patrimonio botanico di specie esotiche e mediterranee (palme, magnolie, cipressi e agrumi), il giardino è proprietà del Comune, che ne sta curando un attento restauro e la prossima apertura. L'insieme è comunque apprezzabile dall'esterno, in special modo dalla riva opposta del fiume, in prossimità del ponte.