Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Palazzo Di Francia |
Data creazione | 1792, 1833 |
Comune | Vibo Valentia |
Regione | Calabria |
Autore/Creatore | Vinci, Giovan Battista (architetto), Frangipane, Pietro (architetto del giardino) |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | via Gioacchino Murat 20info@bbdifrancia.it |
http://www.bbdifrancia.it | |
Posizione | Latitudine: 38.675180 |
Longitudine: 16.107817 | |
Fonte | Coccioli, Giancarlo, 2014 |
Dopo il terremoto del 1783 che danneggiò fortemente la sua residenza di città , Leoluca Di Francia, barone di Santa Rosalia e tesoriere del regno di Napoli, decide di ricostruire il palazzo di famiglia affidando nel 1792 il progetto a Giovan Battista Vinci, tra i maggiori protagonisti dell'architettura neoclassica calabrese. L'antica famiglia dei Di Francia originaria di Cosenza alla fine del '400 si stabilà a Monteleone (attuale Vibo Valentia) dopo le nozze di Altobello con Medea Abrugisio. Il progetto originale del palazzo si è conservato nell'archivio della famiglia. La grande struttura a U con ampi spazi di rappresentanza conferma l'alto rango del suo committente e fa del palazzo di Francia una delle principali residenze della città , dove furono ospitati nell'800 Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat. Il giardino venne realizzato solo dopo il 1833 dopo l'acquisto del bosco che lo conclude, il progetto del Vinci che prevedeva due parterre geometrici affiancati e un vasto parco all'inglese venne modificato dall'ingegnere comunale Pietro Frangipane (1761-1837) autore anche della scala di accesso. Nella seconda metà dell'800 venne inoltre prolungata la parte settentrionale del giardino quando era di proprietà del marchese Diego Di Francia. Oggi si è perso quasi del tutto il disegno del giardino formale e la parte informale è solo parzialmente coltivata.
Questa reggia, costruita alla fine del '700 dopo un grave terremoto da Giovan Battista Vinci architetto neoclassico per il tesoriere del regno di Napoli Leoluca Di Francia, era dotata di uno splendido giardino con due parterre geometrici e un'ampia zona informale.
Il palazzo, da non confondersi con l'antico palazzo Di Francia oggi noto come palazzo delle Accademie, sorge su una collina affacciata su piazza San Leoluca. La lunga facciata a due livelli è divisa in cinque settori di cui quelli esterni e quello centrale presentano al piano terra una decorazione a bugnato liscio e al piano una balconata con ringhiera in ferro battuto. L'arco centrale dà accesso all'androne, snodo coperto da finte volte a crociera ribassate dove si aprono ai lati le scale e difronte l'ampio cortile. Da qui un complesso sistema di scale conduce al giardino soprastante che presenta uno schema all'italiana e si estende per due ettari circa sui pendii retrostati. Venne realizzato solo a partire dal 1833 da Pietro Frangipane che modificò in parte il progetto originale. Dell'impianto effettivamente realizzato rimane solo un'area verde parzialmente coltivata, sviluppata su tre livelli, solcata da viali a serpentina che si affaccia sul mare Tirreno. Tra le specie arboree e arbustive si possono osservare oleandri, pini, cipressi, castagni, noccioli, allori, pittosfori, bambù e ortensie, di notevole interesse, nella parte centrale, è un boschetto di lecci centenari.
Definizione : Parco
Tipologia : informale
Strutture architettoniche : Parterre, Scala.
Misura : 2ha
Visitabile : accessibile con permesso
Accetta F., Simboli d'identità : il palazzo e la pinacoteca di Francia in Monteleone (secc. XVIII-XIX), in M. D'Andrea (a cura di), Vincenzo Nusdeo sulle tracce della storia. Studi in onore di Vincenzo Nusdeo nel decennale della scomparsa, Vibo Valentia, 2012, pp. 497-545, Dezzi Bardeschi M., Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia restituito al futuro della città , Firenze, 2010, pp. 74-82.