Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa di Negro, Durazzo, Rosazza
Data creazione 1785
Comune Genova
Regione Liguria
Proprietario Proprietà Ente pubblico territoriale
Coordinate Via Venezia, 7San Teodoro
http://www.comune.genova.it/node/48247
Posizione Latitudine: 44.414425
Longitudine: 8.910689
Fonte Cirillo Sabrina, 2015

Cronologia

Il parco sorge dove fino al 1785 si ergeva la fortezza di Santa Caterina, parte del sistema difensivo della città di Genova. Smilitarizzata l'area, fu ceduta nel 1785 al marchese Ippolito Durazzo, che vi impiantò un orto botanico, assecondando la sua passione collezionistica. Questo primo nucleo botanico resta, seppur depauperato, ancora leggibile nel sito. La proprietà passò nel 1802 al marchese Gian Carlo Di Negro, che continuò l'intervento botanico di collezione avviato dal Durazzo, e impostò il giardino secondo il nuovo gusto paesaggistico che iniziava a contagiare anche la riviera ligure. Nel 1863, successivamente alla morte del marchese, il Comune di Genova rilevò il parco e la villa, apportando a più riprese diverse modifiche, tra cui la creazione della cascata nel 1892, e inserendo diverse grotte che ancora caratterizzano il percorso interno. Durante la seconda guerra mondiale, Genova viene ripetutamente bombardata dalle navi degli Alleati, e nel 1942 viene colpito e distrutto completamente l'edificio principale. Nel 1948, a risarcimento dei danni di guerra, il Comune ottiene i fondi per costruire un nuovo edificio, in stile modernista, poi adibito a sede del Museo di Arte Orientale. Il parco, tuttavia, è rimasto abbandonato e lo stato di degrado della Villetta Di Negro è perdurato per diversi decenni, fino all'intervento di restauro che ha interessato sia i manufatti, che l'impianto idraulico - fondamentale per la riattivazione della celebre cascata - che la parte botanica, risanando dalle specie infestanti e dagli esemplari pericolanti gli antichi impianti di pregio botanico. L'inaugurazione del parco, restaurato e riaperto al pubblico, è avvenuta nel 2014.

Riassunto

"Villa di Negro, poi Durazzo Rosazza, sorse nel XVI secolo per volontà del Doge Ambrogio di Negro, tra il 1585 e il 1587, principale esponente della nobile famiglia genovese. L'edificio tardo-cinquecentesco e il parco circostante si estendevano dal litorale fino ai colli retrostanti, in un continuum paesaggistico divenuto poi tratto caratteristico dell'architettura nobiliare ligure, entrambi fortemente connotati dal gusto manierista. Il parco, infatti, viene pensato dal colto committente quale metafora del mito del giardino delle Esperidi, già utilizzato dal poeta ligure Gabriello Chiabrera attingendo all'opera del Tasso, ormai maturo. Dunque, nel "giardino", l'artificiale imita la Natura, e vi trovano contesto appropriato i miti in forma di pietra scolpita, fontane e statue di Tritoni, pastori, belve feroci, con un risultato che oggi appare decadente rispetto alla forza rinascimentale della classicità . Tale visione si ritrova nelle opere archittoniche e nei giardini degli inizi del Seicento, presso le più importanti corti d'Italia. Il complesso, attualmente, appare compromesso nella sua estensione, in quanto i processi di urbanizzazione ottocenteschi hanno interrotto il rapporto tra spazi verdi e linea litorale, pur lasciando godibile la veduta che dall'interno del giardino ancora spazia verso il mare aperto. Il parco cinquecentesco è stato oggetto di un attento restauro sia nell'impianto botanico, che nelle opere idrauliche, cosଠche è stato possibile riattivare la catena d'acqua e il flusso nella Grotta "marina". Il restauro ha tenuto conto della risistemazione di gusto romantico che ha interessato l'area nel XVIII secolo, ad opera dell'architetto genovese Andrea Tagliafichi. Il parco si presenta oggi come compendio botanico di gusto tipicamente illuminista e struttura architettonica classica, in un risultato ancora molto godibile grazie ai percorsi che guidano il visitatore dal piano della città alle alture, da dove la vista davvero spazia su tutta la città ."

Spazio per le note

Definizione : Parco

Tipologia : paesaggistico

Strutture architettoniche : Catena d'acqua, Grotta, Fontane, Sculture, Terrazze, Villa.

Misura : 2ha

Visitabile : aperto al pubblico