Identificazione della descrizione
Nome del parco Giardino Corsi o di Annalena (disponibile Italian Film Commission)
Data creazione XV secolo, 1801-1810
Comune Firenze
Regione Toscana
Autore/Creatore Manetti Giuseppe, architetto del giardino
Coordinate via Romana, 38simona.bella@regione.toscana.it
http://www.cultura.toscana.it/architetture/giardini/firenze/giardino_corsi_Annalena.shtml, http://www.toscanafilmcommission.it/index2.php
Posizione Latitudine: 43.763781
Longitudine: 11.245195

Cronologia

"Posto tra via dei Serragli, via de' Mori e via Romana, il giardino che si estende per circa mezzo ettaro deve la sua attuale sistemazione al gusto di Tommaso Corsi, fratello del marchese Francesco Antonio. Sorge nel luogo dell'antico orto del monastero di S. Vincenzo, fondato intorno al 1454 da Anna Elena Malatesta (Annalena), vedova di Baldaccio Anguillara d'Anghiari, uomo d'armi legato a Neri Capponi e morto assassinato per volere di Cosimo de Medici nel 1441. Nella prima metà del Cinquecento per la guerra contro Siena, Cosimo I fece costruire nell'area del monastero dei bastioni difensivi e una galleria ancora esistente che mette in comunicazione questo giardino con quelli di Boboli e Torrigiani. Le fortificazioni verranno abbattute nel 1571 e da allora fino all'intervento ottocentesco la zona, nota anche come "orto dei Mori" rimarrà pressochà© abbandonata e ingombra di materiale derivato dalle demolizioni. Tommaso Corsi, acquistato il lotto nel 1790, incarica nel 1801 Giuseppe Manetti, botanico e architetto al servizio del granduca Pietro Leopoldo di Lorena nonchà© professore all'Accademia di Belle Arti di Firenze, di progettare realizzare in quel luogo un giardino romantico. Nasce cosଠnel 1810 uno dei primi giardini romantici fiorentini che, malgrado lo sviluppo della città negli anni, ha preservato il suo fascino."

Riassunto

"àˆ probabilmente il primo oltre che il più rinomato giardino romantico di Firenze. Sorge per volere del marchese Tommaso Corsi nel primo decennio dell'Ottocento in un'area suggestiva della città nota come "orto dei Mori" per secoli abbandonata, nella zona d'Oltrarno (via Romana). Giuseppe Manenti, architetto granducale neoclassico e celebre botanico, crea uno spazio misterioso, denso di suggestioni legate al mondo classico e affolato di rarissime specie vegetali. Si succedono in un'ordine apparentemente casuale gli elementi più disparati: un tempio greco, un parterre, una limonaia, fontane, una voliera, etc."

Descrizione

"Il giardino è stato concepito senza un apparente ordine affinchà© il visitatore possa smarrirsi e passare da una suggestione all'altra. Attraverso l'inserimento di un'aiuola ellittica e di una terrazza su via dei Serragli, il Manetti isola il giardino dal contesto urbano e crea uno spazio "intimo", dedicato al silenzio e alla meditazione. In questo hortus conclusus affollato da diverse specie arboree ed erbacee celebrate dai botanici dell'epoca, si moltiplicano le suggestioni: iscrizioni con severi ammonimenti, statue delle Muse (Talia, Euterpe, Erato e Urania), una panchina a esedra, il Tempio del Canto tetrastilo in ordine tuscanico decorato con geni alati che ospita la statua di Mercurio, il parterre geometrico di aiuole di bosso con al centro una fontanella, una voliera, la limonaia. Gli elementi architettonici recano i tratti inconfondibili, evocativi di un mondo classico ideale, di uno tra i primi e più autorevoli interpreti del neoclassicismo fiorentino. Il convento di Annalena, confinante con il giardino Corsi, è oggi occupato da un vivaio."

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : informale

Visitabile : accessibile con permesso

Bibliografia

M. Pezzana, I giardini di Firenze e della Toscana. Guida completa, Firenze 2001.