Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Giardino di Palazzo Cocozza di Montanara |
Data creazione | XV |
Comune | Caserta |
Regione | Campania |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | Via Parrocchia, 2Piedimonte di Casollapietropaolo@studioscalzone.net |
Posizione | Latitudine: 41.094556 |
Longitudine: 14.355664 | |
Fonte | Cirillo Sabrina, 2015 |
L'impianto architettonico dell'edificio risale alla seconda metà del XV secolo. In origine apparteneva alla famiglia dei d'Amico, successivamente passò ai Tomasi, poi, attraverso legami di parentela, venne ereditato dai Cocozza. L'antico nome di questa casata era de Cucubertis ed erano nativi di Cogozzo in provincia di Brescia. Giunsero a Napoli agli inizi del Quattrocento con il conte Piergianni, capitano di lance a cavallo di Ladislao di Durazzo. Dal Cinquecento al Settecento, i marchesi Cocozza si distinsero in ambito militare, civile ed ecclesiastico. Furono signori di numerosi feudi distribuiti tra la provincia di Caserta e Napoli. La zona fu teatro di scontro tra esercito Borbonico e Garibaldini nel 1860, e il palazzo rimase fortemente danneggiato negli scontri, subendo anche un incendio.
Interessante esempio di palazzo nobiliare di origini catalane, è un felice connubio di stili che ha saputo attraversare importanti momenti storici. Il giardino nella sua impostazione attuale si deve al paesaggista inglese Peter Curzon, che ha reinterpretato il luogo, fondendo motivi del giardino formale classico (le specie, le geometrie) e di quello informale (le folies, le aperture al paesaggio), con un tocco esotico.
"Il palazzo, risalente all'epoca aragonese, è distribuito su tre livelli e ha pianta ad U, che racchiude una corte centrale sistemata a giardino, secondo lo stile all'italiana. La facciata principale, che si affaccia sul corso principale di Casolla, è caratterizzata da un grosso portale d'ingresso in piperno, su cui è posto lo stemma di famiglia (la "zucca" con le FF di fidelis familia), e da alcune finestre di stile neo-catalano. All'interno, una scala settecentesca conduce agli appartamenti, che sono stati completamente rifatti tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Dal cortile si accede, attraverso uno scenografico portale sempre in piperno, sormontato da una merlatura in tufo grigio, al secondo giardino, in stile "romantico". Tale spazio accoglie un notevole patrimonio botanico, caratterizzato da specie mediterranee ed esotiche rappresentate da esemplari plurisecolari, un laghetto e una serie di elementi scultorei (un pozzo, nove fontane, numerose statue, un obelisco, un tempietto ionico a pianta circolare) a rievocazione del mondo classico. Si ritrovano, in particolare, quinte topiate di Laurus nobilis e Quercus ilex, una collezione di lavande (angustifolia, vera, dentata etc), moltissime specie di rose, Myrtus e Wisteria (glicini). Sul lato opposto della strada, di fronte al palazzo sorge la cappella privata dei Cocozza, eretta nella prima metà dell'Ottocento e dedicata a San Rocco. L'area verde adiacente è sistemata ad aranceto produttivo, ed è punteggiata da Phoenix canariensis. Altre palme (Phoenix roebelenii e Archontophoenix cunninghamiana) sono ospitate in "caisses de Versailles" nell'accogliente serra, utilizzata come Winter garden. L'attuale sistemazione paesaggistica è opera dell'architetto inglese Peter Curzon, circa l'impianto originario è controversa l'attribuzione, oggetto di disamina da parte dei critici e degli storici dei giardini. Nel 1969, Pier Paolo Pasolini utilizzò il palazzo per girarvi la novella di "Riccardo e Caterina" del suo Decameron."
Definizione : Giardino
Tipologia : misto
Strutture architettoniche : Esedre verdi, Fontane, Laghetto, Piscina, Portale: Pozzo, Obelisco, Tempietto, Torre, Statua, Winter garden,
Note : Alloro (Laurus nobilis), Glicine, Lavanda: collezione, Lavanda (Lavanda angustifolia) Lavanda dentata, Lavanda vera, Leccio (Quercus ilex), Mirto, Palma delle Canarie (Phoenix canariensis), Palma da datteri nana (Phoenix roebelenii), Palma di Piccabeen (Archontophoenix cunninghamiana), Rose.
Misura : 1 ca.ha
Visitabile : accessibile con permesso