Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa Mondragone
Data creazione Secc. XVI-XVII
Comune Monte Porzio Catone
Regione Lazio
Autore/Creatore Martino Longhi il Vecchio autore dei giardini
Autore/Creatore Jan van Santen autore dei giardini
Autore/Creatore Carlo Rainaldi autore dei giardini
Proprietario Proprietà Ente pubblico non territoriale
Coordinate Via Frascati 51info@villamondragone.it
http://www.villamondragone.it/,http://www.irvit.it/villa-mondragone.html
Posizione Latitudine: 41.813926
Longitudine: 12.692172
Fonte Santolini Sandro, 2013

Cronologia

"La villa Mondragone, posta a due chilometri da Frascati, ai piedi del monte Tuscolo nel comune di Monte Porzio Catone, sorge nel territorio di una villa cinquecentesca, nota come Villa Angelina, già proprietà del cardinale Ranuccio Farnese, acquistata dal cardinale Marco Sittico Altemps nel 1567. Ristrutturato il casino di residenza, su progetto di Vignola coadiuvato da Martino Longhi il Vecchio, il padrone di casa potè ospitare, già nel 1571, il cardinale Ugo Boncompagni. Questi, divenuto papa nel 1572, prese la consuetudine di recarsi spesso presso la villa Altemps di Monte Porzio, che divenne conseguentemente troppo angusta e non adatta ad ospitare un pontefice col suo seguito. Marco Sittico decise allora di edificare una nuova villa che fosse adatta alle nuove esigenze. La nuova palazzina venne edificata, sui resti di una villa romana, tra il 1573 e il 1575, su progetto di Martino Longhi il vecchio, coadiuvato per gli impianti di approvvigionamento idrico da Giovanni da Varese. Nacque cosଠun edificio degno del suo illustre ospite, ed anzi la villa venne intitolandola Mondragone o di Monte Dragone, in onore del papa regnante, il cui animale araldico era appunto un drago o dragone. La nuova residenza ebbe le tipiche forme del Manierismo romano, con una concezione d'insieme certamente derivante dalla Villa di Agostino Chigi alla Lungara di Baldassarre Peruzzi (la Farnesina). Il cardinale Altemps fece anche edificare una seconda palazzina, anch'essa su progetto del Longhi, nota come "La Retirata", destinata ad ospitare il figlio Roberto e la moglie Cornelia Orsini. Nel 1613 tutte le proprietà Altemps del territorio tuscolano vennero acquistate dal cardinale Scipione, cui si aggiunse la villa Taverna, confinanate col complesso, acquistata nel 1614. Scipione Borghese, nipote di Paolo V, provvide all'ampliamento della residenza di Mondragone, tra il 1618 e il 1620, su progetto del fiammingo Jan van Santen, detto il Vasanzio, autore anche della Fontana dei Draghi sul piazzale della antistante la villa. Il nuovo progetto prevedeva l'unione della palazzina cinquecentesca con la "Retirata" attraverso una galleria ed un muro a cui verrà affiancato un nuovo giardino segreto a est. Sempre a Vasanzio, forse in collaborazione con Carlo Rainaldi, si deve la realizzazionme dei giardini, tra cui il Giardino Segreto, e il cosiddetto Portale delle Armi, il nuovo ingresso che dava accesso alle tre proprietà Borghese (Villa Vecchia, Villa Mondragone, Villa Taverna). Il declino delle dimore tuscolane iniziò con Urbano VIII Barberini, che nel 1626 fisso la residenza papale estiva a Castelgandolfo. Anche Mondragone cadde in quasi totale abbandono. Si ricordano soltanto importanti lavori di restauro condotti per Marcantonio V Borghese da Luigi Canina, tra il 1832 e il 1840. Nel 1865 Marcantonio concesse la villa a titolo gratuito ai Gesuiti, che la destinarono a sede di un convitto, il "Nobile Collegio Mondragone", per poi acquistarla nel 1896. Il collegio fu anche sede di una rilevante biblioteca di indirizzo scientifico. Dopo l'Unità d'Italia, con l'approvazione della legge 19 giugno 1873, buona parte del fondo della Biblioteca del Collegio Romano fu infatti trasferita a Mondragone, per evitare la confisca da parte dello Stato Italiano dei beni della comunità dei Gesuiti. Questi tennero la villa per quasi un secolo (1865 - 1953). Sin dall'inizio la struttura si configurò come un'odierna "scuola d'eccellenza", in cui furono avviati, nell'ambito della missione formativa dei Gesuiti, gabinetti di chimica, fisica, scienze naturali, laboratori scientifici. Fu inoltre allestito, fin dal 1868, l'Osservatorio Meteorologico Tuscolano originato dall'intuizione di un luminare dell'astronomia come padre Angelo Secchi, che costituଠa lungo un'attrezzata ed importante stazione di riferimento nella rete degli Osservatori ufficiali dell'Italia centrale. L'ultimo intervento di restauro novecentescosi deve all'architetto Clemente Busiri Vici nel 1929. Caduta successivamente in declino, la villa appartiene dal 1981 appartiene all'Università di Roma "Tor Vergata", che ha provveduto ad avviare il graduale recupero del complesso, tuttora in corso, utilizzandolo per convegni. mostre e altri eventi."

Riassunto

"La villa appartiene al sistema delle Ville Tuscolane, un gruppo di dodici monumentali fabbriche rinascimentali edificate sulle alture del Vulcano Laziale a sud-est di Roma, create per la residenza estiva della corte pontificia. Mondragone, edificata tra il 1573 e il 1575 dal cardinale Marco Sittico Altemps e in seguito ampliata dal cardinale Scipione Borghese, tra il 1618 e il 1620, gode tuttavia di un particolare aspetto che la distinge nettamente dalle altre residenze: il forte legame con la storia del sapere scientifico. Il maestoso edificio di Mondragone ha, infatti, sempre avuto un sinergico rapporto con le scienze, la tecnologia, il sapere e la sua divulgazione, che ebbe la sua massime espressione con la creazione da parte dei Gesuiti del Nobile Collegio Mondragone nel XIX secolo. La villa si fregia di essere stata testimone di grandi eventi, come le prime prove di radiocomunicazione di Guglielmo Marconi e la firma e promulgazione della bolla "Inter Gravissimas" da parte del Papa Gregorio XIII (la bolla che diede origine al calendario gregoriano). Dal 1981 appartiene alla III Università di Roma "Tor Vergata"."

Descrizione

"L'intervento di Scipione Borghese nel rinnovamento seicentesco di Mondragone si limitò, dal punto di vista architettonico, ad amplificare gli spazi e gli edifici già esistenti, completamente nuova fu la ristrutturazione degli spazi aperti. All'antico giardino di papa Gregorio XIII sul bastione fiancheggiante il palazzo e lungo il lato est si aggiunge un nuovo grande spazio racchiuso da muri fra il portico e il "teatro d'acque", che si elevano l'uno di fronte all'altro. Mentre il maestoso ninfeo a esedra con sette nicchie trova illustri confronti in territorio frascatano, come nelle ville Aldobrandini, Taverna e Lancellotti, il portico che lo fronteggia, concepito come una loggia aperta da cinque archi a tutto sesto, è un'idea architettonica del tutto nuova. Nella parte aperta la villa dispone dunque di una corte Interna, del Portico del Vasanzio, del Giardino Segreto e il Giardino della Girandola con il Teatro delle Acque. Nel giardino pensile, sin dalle origini della villa adibito alle specie ornamentali, esistono sempreverdi di origine esotica come Trachycarpus fortunei, Magnolia grandiflora e Camellia japonica con varietà a fiori rosa, rossi e bianchi. Tra le altre specie ancora presenti nel giardino pensile sono allori (Laurus nobilis), bossi (Buxus sempervirens) e olmi, e poi fioriture di violacciocca (Erysimum cheiri), ortensia (Hydrangea macrophylla), peonie etc.. La villa possiede anche un'area ad uliveto, un castagneto, alcuni viali di lecci e cipressi. Soprattutto il Leccio (Quercus ilex), piantato in filari paralleli, anche se presente in forma spontanea nei dintorni, è la specie arborea caratteristica del complesso. Si accompagna a specie erbacee e arbustive termofile come Rubia peregrina, Ruscus aculeatus etc., fra le altre sempreverdi compaiono il Pino domestico (Pinus pinea), il cipresso e l'olivo. Il castagneto è caratterizzato sia da individui isolati che da una formazione a ceduo chiuso."

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : misto

Misura : 18,246ha

Visitabile : aperto al pubblico

Bibliografia

A. Tantillo Mignosi ( (a cura di), Villa e paese. Dimore nobili del Tuscolo e di Marino, cat. della mostra documenrtaria (Roma 1980), Roma 1980, pp. 107-124, M. B. Guerrieri Borsoi (a cura di), Lo «Stato tuscolano» degli Altemps e dei Borghese a Frascati, Studi sulle ville Angelina, Mondragone, Taverna-Parisi, Torlonia, Roma 2012.