Identificazione della descrizione
Nome del parco Giardino del Castello Ruspoli
Data creazione secc. XVII, primo decennio
Comune Vignanello
Regione Lazio
Autore/Creatore Ottavia Orsini Marescotti, ideatore
Proprietario Proprietà Privata
Coordinate Piazza della Repubblica, 9castelloruspoli@gmail.com
http://www.castelloruspoli.com/
Posizione Latitudine: 42.384112
Longitudine: 12.280255
Fonte Santolini Sandro, 2013

Cronologia

Il castello, sorto intorno a una rocca benedettina eretta nell'anno 853, faceva parte come Soriano della cinta difensiva a fronte della valle del Tevere, Patrimonio di San Pietro. Feudo dei Farnese nel 1531, con Beatrice Farnese, figlia di Pier Bertoldo del ramo di Latera, il castello passò alla sua morte alla figlia Ortensia, sposata Sforza Marescotti. Nel corso della seconda metà del XVI secolo l'edificio subଠuna trasformazione secondo gli schemi architettonici sangalleschi, seguiti da un ulteriore intervento condotto nel 1610 su commissione della moglie di Marc'Antonio Marescotti, Ottavia Orsini, figlia del creatore del suggestivo giardino di Bomarzo, Vicino. A lei si deve la creazione del giardino di Vignanello. Nel 1704 il castello passò ai Ruspoli, ancora oggi proprietari dell'edificio.

Riassunto

Il giardino di Palazzo Ruspoli a Vignanelllo, posto su un'area pianeggiante, di forma rettangolare, sul lato orientale del palazzo costituisce, per bellezza e stato di conservazione, uno degli esempi più eclatanti di parterre all'italiana del XVII secolo.

Descrizione

"Il giardino, che si sviluppa su un piano a est del castello, ospita uno dei più acclamati parterre all'italiana del Seicento. Il grande spazio pianeggiante, perfettamente rettangolare, è attraversato in lunghezza e larghezza da quattro viali, che definiscono dodici parterre. Queste sculture vegetali, in origine di salvia e rosmarino, oggi formate da alloro, lauroceraso, viburno, mirto e bosso, e conferiscono al luogo la nitidezza di un disegno geometrico astratto. Siepi di bosso, più basse di quelle perimetrali, compongono disegni all'interno dei riquadri, comprese le celebri iniziali di Ottavia Orsini e dei figli Sforza e Galeazzo, nelle aiuole centrali. Siepi di bosso definivano anche gli scomparti e il viale centrale del frutteto, che si trovava nella tenuta della Marescotta in diretta continuità con il giardino verso nord-est. Delle numerose fontane ricordate nella documentazione storica rimane la peschiera mistilinea con balustrata posta al centro del giardino. Nonostante i cambiamenti di stile sopravvenuti, soprattutto a fine del "˜700 con la moda delle broderies francesi, il giardino si è mantenuto miracolosamente intatto."

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : formale

Strutture architettoniche : Fontana peschiera con balaustra in peperino

Visitabile : aperto al pubblico

Bibliografia

S. Varoli Piazza, Paesaggi e giardini della Tuscia, Roma 2000, pp. 142-144.