Identificazione della descrizione
Nome del parco Giardino del Drago nell'Isola Bisentina
Data creazione secc. XIX/fine- XX/ seconda metà 
Comune Capodimonte
Regione Lazio
Autore/Creatore Giovanni Fieschi Raveschieri del Drago, ideatore
Proprietario Proprietà Privata
Coordinate Piazza della Rocca, 4
http://www.infobolsena.it/isola-bisentina-il-mistero-nel-cuore-del-lago/
Posizione Latitudine: 42.581175
Longitudine: 11.905376
Fonte Santolini Sandro, 2013

Cronologia

Posta al centro del lago di Bolsena, antico cratere di un vulcano ora estinto, l'isola era abitata sia nell'epoca etrusca che romana. Alla metà del XIII secolo cadde sotto la dominazione dei signori di Bisenzo, ramo della nobile famiglia degli Aldobrandeschi e successivamente quasi del tutto abbandonata dalla popolazione. Nel 1264 papa Urbano IV incluse le due isole Bisentina e Martana nei domini della chiesa. A quest'epoca risalgono la ricostruzione della rocca e della torre, distrutte dai signori di Bisenzio. Alla fine del XIV secolo l'isola passa sotto il dominio della famiglia Farnese con Ranuccio III il vecchio, capitano delle milizie pontificie. Inizia un periodo di splendore che si protrarrà per circa due secoli e mezzo. L'isola è considerata dai Farnese la gemma più preziosa del loro Ducato di Castro, tanto che la scelgono per accogliere i sepolcri della famiglia. Ancora oggi, all'interno della chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, è conservato il bellissimo monumento funebre di Ranuccio il Vecchio, morto nel 1450. Tornata al Patrimonio di San Pietro, nella seconda metà del XVII secolo, con la fine del Ducato di Castro, l'isola venne concessa in uso a diverse famiglie. Nel Settecento i Girauld la trasformarono in un parco all'inglese, ampliato verso la fine dell'Ottocento dalla famiglia Piatti. In questo periodo fu piantato un vasto roseto e alcuni dei grandi alberi, ancora oggi esistenti. Nel 1912 l'isola fu acquistata dalla principessa Beatrice Spada Potenziani, che vi mise a dimora nuove piante, tra cui palme e magnolie. Un suo discendente, il principe Giovanni Fieschi Raveschieri del Drago, allievo dell'architetto Frank Lloyd Wright, effettuò il restauro di gran parte degli edifici e del piccolo giardino all'italiana, posto nei pressi della chiesa, forse ispirato a un dipinto cinquecentesco che rappresenta il parterre della villa medicea della Petraia presso a Firenze. Particolarmente interessante è la vegetazione naturale dell'isola, da quella ripariale formata da pioppi (Populus sp. pl.), salici (Salix sp.pl.), ontani (Alnus glutinosa) e platani (Platanus spp.), a quella delle pareti a strapiombo sull'acqua, con piante rupicole e felci, a quella infine dei boschi fitti di lecci, di allori, di corbezzoli e delle altre piante di ambiente mediterraneo. Oggi la Bisentina è di proprietà della principessa Maria Angelica del Drago e al momento non è in alcun modo visitabile.

Riassunto

"il principe Giovanni Fieschi Raveschieri del Drago, allievo dell'architetto Frank Lloyd Wright, effettuò il restauro di gran parte degli edifici e del giardino che, da alcuni anni, è aperto al pubblico. Oggi sull'isola si alternano folte macchie d'alberi - soprattutto querce, lecci, aceri, noccioli - e zone a prato. Vicino alla chiesa è stato ricostruito un piccolo giardino all'italiana ispirato a un dipinto cinquecentesco che rappresenta il parterre della villa medicea della Petraia, vicino a Firenze. Le rocce strapiombanti nel lago (particolarmente suggestive quelle di punta la Rocchina) sono un rifugio per numerose specie di uccelli migratori."

Descrizione

Nell'incantevole Isola Bisentina nel lago di Bolsena, il principe Giovanni Fieschi Raveschieri del Drago, allievo dell'architetto Frank Lloyd Wright, ricreò alla fine del secolo scorso il piccolo giardino all'italiana, posto nei pressi della chiesa dei Ss. Giacomo e Cristoforo, forse ispirandosi a un celebre dipinto cinquecentesco che rappresenta il parterre della villa medicea della Petraia sulle colline di Firenze. Tutto nell'isola convive nell'armonia e nel rispetto dell'ambiente: l'atmosfera serena del chiostro, con eleganza della pergola di uva fragola e le piante aromatiche, gli originari boschi di lecci, la ricca flora delle sponde, la piantata di ulivi centenari, la collezione di ortensie spettacolari e poi le palme, le magnolie, i cedri dell'Himalaya, gli oleandri e le rose dei giardini creati all'inizio del Novecento, quando la proprietà era dei Fieschi Ravaschieri.

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : formale

Visitabile : accessibile con permesso

Bibliografia

S. Varoli Piazza, Paesaggi e giardini della Tuscia, Roma 2000, pp. 53-54, A. Menghini, F. Menghini Di Biagio, Isola Bisentina, Giardino, Tempio dei Farnese, Capodimonte 2008