Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Villa Visconti Borromeo Litta |
Data creazione | XVI |
Comune | Lainate |
Regione | Lombardia |
Autore/Creatore | Mazzucchelli, Pier Francesco |
Proprietario | Proprietà Ente pubblico territoriale |
Coordinate | largo Vittorio Veneto, 12 |
http://www.villalittalainate.it/ | |
Posizione | Latitudine: 45.571161 |
Longitudine: 9.026944 | |
Fonte | juin-14 |
"Ideatore del complesso residenziale di Lainate fu il conte Pirro I Visconti Borromeo, che alla fine del XVI secolo volle conferire ai propri possedimenti agricoli i caratteri ludici e d'intrattenimento delle residenze nobiliari dell'Italia centrale. Grande mecenate, si avvalse della collaborazione di alcuni fra i migliori artisti lombardi del periodo gli scultori Francesco Brambilla il Giovane e Marco Antonio Prestinari, i pittori Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone che operarono guidati dal colto committente creando i giardini all'italiana e il meraviglioso palazzo delle acque (o ninfeo), luogo di frescura e di grande suggestione. In seguito ad accorte politiche matrimoniali, la villa di delizia passò al conte Giulio Visconti Borromeo Arese, che fece costruire il "˜quarto nuovo', a chiusura della corte d'ingresso, ma fu con il successivo passaggio alla famiglia Litta, attraverso le nozze di Paola Visconti Borromeo con il marchese Antono Litta nel 1745, che il complesso raggiunse il massimo splendore, grazie agli imponenti lavori di aggiornamento stilistico e di ampliamento dei giardini. Il sito offre da allora la straordinaria esperienza di un percorso tra le bellezze della natura, la ricercatezza dei decori e gli artifici della tecnica idraulica. Dall'ingresso principale, per il cortile d'onore, gli ospiti possono attraversare la rotonda di Mercurio per proseguire nella corte rustica, che introduce al giardino francese, oppure raggiungere il teatro di verzura adiacente al corpo occidentale del palazzo, che si collega alla galleria di carpini, di recente recuperata, e al cosiddetto giardino delle Esperidi con la fontana del Tritone. A nord della villa, il cannocchiale prospettico oltrepassa l'impianto quadripartito con la scenografica fontana di Galatea, opera dei ticinesi Francesco e Donato Carabelli e giunge sino all'esedra del muro perimetrale, in cui si può ammirare il gruppo scultoreo del Ratto di Proserpina, attribuito alla scuola del Giambologna. Lungo il perimetro orientale del parterre si protendono le fronde di un monumentale Ginkgo biloba e di un faggio secolare, che delimitano l'adiacente giardino dei Semplici, arricchito da fiori stagionali e da essenze profumate, ma il centro della composizione coincide con l'atrio dei Quattro Venti del famoso ninfeo, progettato da Martino Bassi per l'intrattenimento degli ospiti del conte Pirro I Visconti Borromeo e per accogliere la sua collezione di dipinti, sculture e mirabilia. Le varie stanze sono decorate a mosaico di ciottoli dipinti da Camillo Procaccini e arricchite da sculture in stucco, marmo e metalli attribuite a Francesco Brambilla il Giovane, cui si deve anche l'apparato decorativo di tufi con conchiglie dell'emiciclo e delle grotte. La galleria delle romane, dello stesso autore, con draghi e arpie, è teatro degli scenografici giochi d'acqua azionati dai maestri fontanieri secondo l'ingegnoso progetto di Agostino Ramelli. Più tardi le facciate del ninfeo, già modificate per volere del marchese Pompeo Litta, furono rivestite di concrezioni calcaree allo scopo di armonizzare l'edificio con il giardino, in parte trasformato secondo lo stile inglese da Luigi Canonica, coadiuvato dal botanico Linneo Tagliabue. Più a sud si possono invece ammirare le strutture in ferro e vetro realizzate nel corso del XIX secolo per la coltivazione delle specie esotiche, con varietà di orchidee provenienti da tutto il mondo. Dopo un periodo d'incuria, Alberto Toselli rilevò la proprietà nel 1832 con il proposito di riattivare i famosi giochi d'acqua e di restaurare l'intero complesso residenziale, affidando i lavori all'architetto Giuseppe Tramajoni, ma un vero e proprio programma di recupero e di valorizzazione è stato intrapreso in seguito all'acquisizione del Comune di Lainate."
Tipologia : pubblico
Strutture architettoniche : Cortile d'onore, Esedra, Fontana, Galleria di carpini, (più lunga d'Europa) Giardino delle Esperidi, Giochi d'acqua, Grotta, Ninfeo, Parterre, Sculture, Teatro di verzura,
Note : Cedro dell'Atlante, Faggio, Ginko Biloba, Ippocastano, Magnolia, Orchidea.
Visitabile : aperto al pubblico
Pelissetti Laura Sabrina, Villa Visconti Borromeo Litta, in L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Milano, Touring Editore, 2016, pp. 64-65.