Identificazione della descrizione | |
---|---|
Nome del parco | Villa Airoldi Caprotti |
Data creazione | Secc. XVII-XX |
Comune | Albiate |
Regione | Lombardia |
Autore/Creatore | Ricchino Francesco Maria (cerchia), progettista |
Autore/Creatore | Caccia Dominioni Luigi, restauratore |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | Via San Valerio, 11info@giuseppecaprotti.it |
Posizione | Latitudine: 45.660242 |
Longitudine: 9.255587 | |
Fonte | Santolini Sandro, 2013 |
"Ubicata nelle immediate vicinanze del centro storico di Albiate, la villa Airoldi Caprotti, nonostante la sua posizione, risulta poco visibile dalla strada, circondata da una muraglia ricoperta di rampicanti. Il complesso acquistato nel 1640 dal conte Marcellino Airoldi, illustre esponente di una casato distintosi a Milano sotto la dominazione spagnola, risale probabilmente al XV secolo. Nell'atto di acquisto la villa, composta all'epoca di due soli piani, più l'interrato adibito a cantine, viene ancora definita come "casa da nobile". Particolarmente interessante è l'attestazione nel documento seicentesco della presenza di un giardino con fontane alimentate meccanicamente. L'aspetto odierno dell'edificio si deve agli interventi degli Airoldi, realizzati tra il 1640 e il 1720, quando la villa fu ampliata inglobando i tre edifici preesistenti all'interno di un'unica struttura, e all'importante restauro architettonico del 1957, curato dall'architetto milanese Luigi Caccia Dominioni."
Il parco di villa Airoldi Caprotti appartiene a pieno titolo al sistema delle ville di delizia della Brianza. Anche se poco rimane dell'antico impianto seicentesco, la conformazione stessa della villa, che forma una serie di diversi giardini a stanza, il suo ampio ampio affaccio panoramico sul sistema delle Prealpi lombarde, l'assetto stesso del giardino all'italiana e la presenza di alcune eccellenze arboree caratterizzano il complesso come uno tra i più interessanti interessante esempi lombardi dell'arte dei giardini e del paesaggio.
Il parco della villa appartiene al sistema delle ville di delizia della Brianza. Anche se poco rimane dell'antico impianto seicentesco, la conformazione stessa della villa, che forma una serie di diversi giardini a stanza, il suo ampio ampio affaccio panoramico sul sistema delle Prealpi lombarde, l'assetto del giardino all'italiana sul lato nord e la presenza di alcune eccellenze arboree caratterizzano il complesso come un interessante esempio dell'arte dei giardini e del paesaggio. Se indubbia è l'importanza storica del parco, non altrettanto evidenziato è il ruolo strategico che esso riveste nella rete ecologica del territorio a nord di Milano. Si tratta infatti di una delle più vaste aree non edificate della porzione meridionale del sistema fluviale, che costituisce un importante punto di collegamento con il Parco di Monza in direzione nord-sud, insieme alla zona di Canonica d'Adda. Allo stesso modo riveste un ruolo chiave il collegamento est-ovest, al punto che la provincia di Milano ha individuato in quest'area uno dei cosidetti corridoi ecologici fra le Groane e il Lambro. I 64.060 mq del parco storico e i 171.000 mq delle aree agricole formano un presidio territoriale e un potenziale straordinario di biodiversità in un'area che ha vissuto negli ultimi anni un enorme sviluppo metropolitano.
Definizione : Parco
Tipologia : misto
Strutture architettoniche : Bastione, Belvedere.
Misura : 64060mq
Visitabile : accessibile con permesso
Bagatti Valsecchi P.F., Cito Filomarino A.M., Sà¼ss F., Ville della Brianza, Lombardia VI, Milano 1980, pp. 12-23, Ingegnoli V., Langè S., Sà¼ss F., Le ville storiche nel territorio di Monza, Cinisello Balsamo 1987, Binaghi Olivari M.T., Sà¼ss F., Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, II, Milano 1989.