Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Giardino della Kolymbethra - FAI Fondo Ambiente Italiano |
Data creazione | XX-XXI |
Comune | Agrigento |
Regione | Sicilia |
Proprietario | Proprietà persona giuridica senza scopo di lucro |
Coordinate | via Panoramica Valle dei Templifaikolymbethra@fondoambiente.it |
http://www.visitfai.it/dimore/giardinodellakolymbethra/dimora | |
Posizione | Latitudine: 37.293097 |
Longitudine: 13.600178 | |
Fonte | Candiani, Paola, Cremona, Alessandro, 2013 |
"Nel V secolo a.C., dopo la vittoria sui Cartaginesi a Imera, Akragas, l'antica Agrigento, raggiunse l'acme dello splendore e della potenza, contando, secondo le fonti, ben 200000 abitanti. Per soddisfare le esigenze di approvvigionamento e smaltimento idrico per questa imponente realtà urbana, il tiranno Terone avviò la realizzazione di un grandioso sistema progettato dall'architetto Feace, che fece scavare ipogei da cui sgorgavano le acque per l'irrigazione (gli "Acquedotti Feaci") e il grande bacino della Kolymbethra (dal greco, κολυμπάω nuotare e Ï€ÎÏ„Ïα roccia) presso l'estremità occidentale della Collina dei Templi. La "kolymbethra", tradizionalmente identificata sulla base di un passo di Diodoro Siculo, non era solo una enorme vasca di raccolta, che contava ben 18 sbocchi di canali, ma anche un paradiso naturalistico che ospitava un vivaio di pesci e favoriva la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali. Nel I secolo a.C. il luogo era già in stato di abbandono e bisognerà attendere il XII secolo per assistere alla ripresa dell'attività agricola, con la coltivazione della canna da zucchero prima, e degli agrumi poi. Dopo un lungo abbandono che ne aveva determinato l'inselvatichimento, nel 1999 l'area è stata affidata dalla Regione Sicilia al FAI per un periodo di 25 anni, ed è stata aperta la pubblico nel 2001."
"Il giardino - gestito dal FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano - ospita un'ampia varietà di specie mediterranee, arbusti da macchia e alberature, affiancate alla tradizionale coltivazione di agrumi, in un'area di altissimo pregio archeologico e famosa sin dall'Antichità per la presenza di notevoli opere idrauliche, tra cui l'imponente "piscina" detta "Kolymbetra"."
"Questa "piccola valle che, per la sua sorprendente fertilità , somiglia alla valle dell'Eden o a un angolo delle terra promessa" (J.-C. Richard de Saint-Non, Voyage pittoresque de Naples et de Sicile, Paris 1781-1786), è caratterizzata come un grande giardino botanico in cui il paesaggio agrario e naturale della Valle dei Templi convive con l'autoctona macchia mediterranea e gli agrumeti. Le zone di pendice sono tappezzate dalle specie tipiche della macchia, come il mirto, il lentisco, il terebinto, la fillirea, l'euforbia e la ginestra. Nelle altre zone non irrigate vivono gelsi, carrubi, fichi d'india, mandorli e giganteschi olivi "saraceni". In piano nel fondovalle, al di là del rivo d'acqua bordato da canne lungo il quale prosperano salici e pioppi bianchi, si estende l'agrumeto con limoni, mandarini e aranci, irrigato secondo le tecniche della tradizione araba. In Sicilia gli impianti di agrumi vengono definiti "giardini", e, secondo le testimonianze dei contadini locali, fino agli ultimi decenni del 900 la Kolymbethra fu coltivata ad agrumento e a orto mantenendo l'aspetto di un giardino profumato di limoni e di aranci e ricco di mandorli, olivi, gelsi, melograni e fichi d'india. L'accurato restauro del FAI ha restituito al luogo il suo originario valore, recuperando tutte le superstiti strutture dell'architettura rurale, come muretti a secco, terrazzamenti, gebbie, saie, ecc."
Definizione : Giardino
Tipologia : frutteto
Strutture architettoniche : Agrumeto, Gebbia, Muretti a secco, Sà ia, Terrazzamento,
Note : "Arancio, Canna, Carrubo, Euforbia, Fico d'india (Opuntia), Fillirea, Gelso, Ginestra, Lentisco, Limone, Mandarino, Mandorlo (Prunus dulcis), Melograno, Mirto (Myrtus communis), Pioppi bianchi, Salice, Terebinto (Pistacia terebinthus). Ulivi "saraceni"."
Misura : 24420mq
Visitabile : aperto al pubblico
Barbera Giuseppe, Il Giardino della Kolymbetra, in Fai Fondo Ambiente Italiano. Il libro del Fai, a cura di Borromeo Dina L., Milano, 2005.