Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Orto Botanico dell'Università di Palermo |
Data creazione | 1795 |
Comune | Palermo |
Regione | Sicilia |
Proprietario | Proprietà Ente pubblico non territoriale |
Coordinate | via Lincoln, 2botanica@unipa.it - ortobot@unipa.it |
http://www.ortobotanico.unipa.it/ | |
Posizione | Latitudine: 38.113119 |
Longitudine: 13.373212 | |
Fonte | Cremona Alessandro, 2013 |
"La fondazione dell'Orto Botanico di Palermo risale agli ultimi decenni del 700 sulla spinta delle numerose riforme improntate allo spirito illuministico dell'epoca. Con l'istituzione della cattedra di "Botanica e Materia medica", la Regia Accademia degli Studi di Palermo, l'attuale Università , fondata nel 1779, ottenne dal Senato cittadino un piccolo appezzamento di terra sul Baluardo di Porta Carini da destinare alla coltivazione delle piante medico-officinali utili all'insegnamento. Nel 1781 il giardino entrò in funzione, ma lo spazio a disposizione si rivelò insufficiente cosଠche si rese necessaria il reperimento di una nuova sede, individuata nel piano di S. Erasmo, su una piccola porzione delle terre della Vigna del Gallo di proprietà del duca Ignazio Vanni d'Archirafi, subito accanto alla pubblica Villa Giulia, completata nel 1779. I lavori per il nuovo orto presero avvio nel febbraio 1789 e il complesso fu solennemente inaugurato nel dicembre 1795 sotto la direzione scientifica di Giuseppe Tineo (1795-1812). Esteso su una superficie di 12.000 mq, era ripartito in quattro "quartini" rettangolari separati da due viali ortogonali, dotato di fontane e bacini, tra le quali l'"Aquarium" donato dall'arcivescovo Filippo Lopez y Royo, e con le collezioni ordinate da Bernardino da Ucria secondo il sistema di Linneo. La fabbricazione in stile neoclassico degli edifici principali, il "Gymnasium", sede della "Schola Regia Botanices", con una sala ottagonale per le riunioni e conferenze, l'alloggio del direttore e una galleria di studio, l'"Herbarium", e i due corpi laterali detti "Calidarium" e "Tepidarium" perchà© sedi di collezioni di piante dei climi caldi o temperati, fu iniziata nel 1789 su progetto dall'architetto francese Leòn Dufourny, coadiuvato da Pietro Trombetta, Domenico Marabitti e Venanzio Marvuglia, Giuseppe Velasco affrescò la cupola e il tetrastilo, Gaspare Firriolo scolpଠle statue delle quattro stagioni, Vitale Puccio le due sfingi all'attuale ingresso"
L'attuale Orto Botanico è frutto delle trasformazioni che dal 1795, data della sua inaugurazione, si sono succedute nel corso di 200 anni. Oltre all'importante collezione botanica di oltre 12.000 specie diverse, il giardino è arricchito di edifici, statue e fontane risalenti alla fine del 700, in puro stile neoclassico.
"L'attuale assetto dell'Orto, che ospita oltre 12.000 specie differenti, conserva nella parte più antica l'originario disegno a parterre riquadrato, mentre i settori sul versante meridionale sono caratterizzati da disegni ispirati al gusto informale di origine inglese. L'Orto può essere schematicamente suddiviso in diversi settori, dei quali i più importanti, per entità ed estensione, sono quelli organizzati secondo i sistemi di Linneo e di Engler. Parte del terzo grande settore, quello sperimentale, e dell'antico boschetto esotico sono stati recentemente destinati ad accogliere importanti collezioni dove le piante sono disposte secondo criteri bioecologici e geografici: vi trovano posto il giardino a succulente, il "Palmetum", che raccoglie numerose palme esotiche, il "Cycadetum", dove dimorano alcune specie storiche tra cui la cycas revoluta donata da Maria Carolina nel 1793, e la collinetta mediterranea che ospita alcune specie significative della flora spontanea autoctona. Accanto al viale Antonino De Leo, meglio noto come "Viale delle Corisie" per il duplice filare di alberi di chorisia speciosa, si trova il "Settore Sperimentale e delle Piante Utili" in cui figurano piante alimentari e officinali, e una ricca collezione di agrumi con oltre cento cultivar di notevole valore storico e di grande importanza per la conservazione del germoplasma locale. In fondo al viale centrale è l'Aquarium, un bacino di 24 comparti ottenuti ripartendo radialmente i tre settori concentrici in 8 parti, che ospita varie specie di ninfee, piante palustri e il loto indiano. Intorno si è sviluppato un bambuseto e dietro, su una collinetta artificiale, vegetano varie succulente dominate da un notevole esemplare di drago delle Canarie. All'interno del giardino si notano un'annosa araucaria columnaris, la pianta più alta dell'Orto, e il gigantesco esemplare di ficus magnolioide con le grandi radici tabulari ed aeree, importato nel 1845 dalle Isole Norfolk (Australia). In un edificio a parte è ospitato l'odierno "Herbarium Mediterraneum", che raccoglie circa 500.000 exsiccata, collezionati a partire dal XVIII secolo e provenienti per lo più dalla Sicilia e dall'intera area mediterranea, un collezione che rappresenta uno strumento fondamentale per la ricerca nel campo della sistematica, dell'ecologia, della fitogeografia e dell'evoluzione. Tra le curiosità botaniche vanno menzionate l'albero bottiglia (chorisia speciosa), l'albero del sapone (sapindus mukorossi), la falsa cannella (pimenta acris), il sicomoro (ficus sycomorus), la sensistiva (mimosa spegazzinii), e la parmentiera (crescentia alata)."
Definizione : Orto botanico
Tipologia : misto
Strutture architettoniche : Bacino, Fontana, Serra, Serra delle succulente, Vaseria.
Note : Banano, Felci, Papaya.
Misura : ca. 10ha
Visitabile : aperto al pubblico
"Lima, A.J., L'Orto Botanico di Palermo, Palermo 1978, Hadiqa, L'Orto Botanico di Palermo, Palermo 1990, Della Valle, M.F., L'Orto Botanico di Palermo, in "Quaderni della Rivista Ricerche per la progettazione del paesaggio", 2007, 4 (3), pp. 92-112, Raimondo, F.M., Mazzola, P., Di Martino, A., Guida all'Orto botanico di Palermo, Palermo 2009"