Identificazione della descrizione
Nome del parco "Parco del "castello" Nelson o "Castello di Maniace"
Data creazione XIX
Comune Bronte
Regione Sicilia
Autore/Creatore Graefer John Andrea, ideazione
Proprietario Proprietà Ente pubblico territoriale
Coordinate via TaorminaErranteria
http://www.bronteinsieme.it/1mo/duc_.html
Posizione Latitudine: 37.85871
Longitudine: 14.819441
Fonte Cremona Alessandro, 2014

Cronologia

"Il complesso, denominato anche "Ducea Nelson", si trova fuori Bronte su un terreno pianeggiante di fondo valle, sulla riva sinistra del torrente Saraceno. Comprende la residenza (impropriamente detta il "Castello") con due cortili interni, oggi trasformata in museo, i resti dell'abbazia benedettina dedicata a Maria Santissima, la chiesetta tardo-normanna di Santa Maria di Maniace, un ampio parco e i giardini di palazzo. Le origini dell'insediamento risalgono al 1173, con la fondazione del monastero decretata in memoria della vittoria di Giorgio Maniace contro i Saraceni. Alla fine del 400 l'abbazia e la sua dotazione terriera, divenne proprietà dell'Ospedale Grande e Nuovo dei Poveri di Palermo. Distrutta dal terremoto del 1693, nel 1799 fu donata Ferdinando III di Borbone all'ammiraglio Horatio Nelson in segno di riconoscenza per aver soffocato la nascente Repubblica Partenopea, il quale però non vi risiedà© mai. Dopo i primi interventi avviati da Nelson e affidati al giardiniere-botanico John Andrea Graefer, già autore del giardino "all'inglese" della Reggia di Caserta, sarà la nipote ed erede Charlotte e il marito, visconte di Bridport, a intraprendere, tra il 1835 e il 1836, radicali lavori di ristrutturazione che trasformeranno i ruderi del convento in una residenza nobiliare, impiantando anche il giardino nell'area dell'antico orto monastico. Nel 1981 il complesso, ad esclusione del cimitero assegnatogli in concessione nel 2003, è divenuto proprietà del Comune di Bronte e adibito in parte a museo (gli appartamenti di Nelson) e in parte a centro di studi e di congressi (gli antichi granai)."

Riassunto

Il complesso deriva dai resti di un'abbazia benedettina fondata nel XII secolo. Distrutta dal terremoto del 1693, fu donata nel 1799 da Ferdinando III di Borbone a Horatio Nelson vincitore della rivoluzionaria Repubblica Partenopea. Ai primi interventi affidati al giardiniere-botanico John Andrea Graefer si succedettero altre sistemazioni nel corso dell'800 che hanno definito l'assetto attuale dei giardini formali annessi alla dimora e del grande parco di gusto paesaggistico.

Descrizione

"L'impianto attuale del parco risale alla prima metà dell'800, con successivi interventi eseguiti nel 1875, quando furono messi a dimora cipressi, magnolie e palme, e nel 1887, con l'impianto di frassini e platani. Dal cortile più interno della residenza si accede nel giardino segreto di palazzo, ampio 5000 mq, circondato da alte mura che lo separano dal parco circostante e dalle balze del fiume Simeto. Di forma irregolare, adattandosi a uno sperone naturale di forma triangolare, è sistemato con settori di aiuole prative disposte simmetricamente secondo assi ortogonali, delimitate da cigli di pietra e da basse siepi di bosso, e con un'area disegnata a labirinto: al loro interno si levano magnolie (tra le quali un enorme esemplare centenario), palme, cipressi, salici, frassini, ippocastani, viburni e glicini, realizzando una pregevole commistione tra la tipica vegetazione del giardino formale all'italiana e quella esotica e nordica. Ovunque i muri sono tappezzati da plumbago e gelsomino. Oltre si estende un lussureggiante parco diviso da un viale centrale che si snoda tra platani ed eucalipti. In esso è ospitato un museo all'aperto di sculture in pietra lavica eseguite da artisti italiani e stranieri e vi si notano ancora i resti del "Borgo Caracciolo", un insediamento contadino costruito dallo Stato Italiano durante il sequestro della proprietà in quanto bene appartenente al nemico (1941-1944), demolito nel 1964 dalle ruspe degli eredi Nelson. Ai margini è un piccolo cimitero, realizzato nel 1898 e riservato alla famiglia Nelson e ai suoi amministratori: lଠuna croce celtica in pietra nera dell'Etna segna la sepoltura del poeta scozzese William Sharp che, ospite nel castello, glorificò la "celebrata foresta d'aranci" piantata dai Nelson nella tenuta."

Spazio per le note

Definizione : Parco

Tipologia : misto

Strutture architettoniche : Aiuole, Cimitero, Labirinto, Scultura.

Note : Bosso: siepi, Cipresso, Eucalipto, Frassino, Gelsomino, Glicine, Ippocastano, Magnolia, Palma, Platano, Plumbago, Salice, Viburno.

Misura : 4,5ha

Bibliografia

Galati, N., Il castello dei Nelson. Dall'Abbazia di S. Maria di Maniace alla Ducea di Bronte. Un angolo d'Inghilterra tra l'Etna e i Nebrodi, Catania, 2006.