Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa Notarbartolo di Villarosa
Data creazione XX
Comune Bagheria
Regione Sicilia
Proprietario Proprietà Privata
Coordinate via Flavio Gioia, 2info@palazzovillarosa.it
http://www.palazzovillarosa.it/index.php
Posizione Latitudine: 38.075198
Longitudine: 13.500157
Fonte Cremona Alessandro, 2014

Cronologia

"La Villa fu realizzata su committenza di Placido Notarbartolo, duca di Villarosa, che nel 1763 acquistò 12 ettari di terreno nella campagna di Bagheria per edificarvi un "luogo di delizia". Il progetto fu stilato da Giuseppe Venanzio Marvuglia, attestato dai documenti nel 1766 come soprintendente alla fabbrica per lavori di manutenzione. I lavori proseguirono sotto il figlio di Placido, Francesco, per concludersi solo agli inizi dell'800. Nel 1911 la villa fu data in affitto a un collegio gesuitico che ne modificò in parte l'assetto interno originario. L'edificio, di chiara ispirazione neoclassica, ha pianta rettangolare ed è a tre livelli: il prospetto principale è caratterizzato da un austero porticato con otto colonne scanalate e capitelli corinzi realizzati in tufo d'Aspra, introdotto da un'ampia gradonata, mentre quello posteriore, rivolto verso Palermo, è d'impianto più severo, con paraste che sorreggono il timpano triangolare. All'interno, da una scala con balaustra di ferro, si accede al piano superiore costituito da diverse sale convergenti sul ballatoio che si affaccia sul salone centrale di ricevimento che funge da disimpegno a tutti i vani del piano rialzato. Alcune decorazioni delle sale, in armonia con l'esterno, fingono finestre aperte sul giardino e, sul soffitto, treillage popolati di fiori e uccelli. Il complesso include anche le abitazioni della servitù, le scuderie, una piccola chiesa e il "trappeto", frantoio ipogeo per la produzione dell'olio di oliva."

Riassunto

La Villa fu realizzata su committenza di Placido Notarbartolo, duca di Villarosa, a partire dal 1763 su progetto di Giuseppe Venanzio Marvuglia. Il giardino, decurtato dalla pesante urbanizzazione limitrofa, è stato ridefinito durante il XX secolo, giustapponendo elementi formali a impianti più liberi e, soprattutto introducendo un schermo di pini per isolare il complesso architettonico.

Descrizione

La Villa sorge in posizione eminente alle falde del monte Giancaldo, e in origine era circondata da oliveti oggi distrutti dall'urbanizzazione circostante e dal tracciato dell'autostrada Palermo-Catania sul versante sud-occidentale. Un lungo viale, di cui oggi resta solo il tratto finale, saliva con una scalinata terminale al ripiano dell'edificio antistante al porticato d'accesso, delimitato da una monumentale balaustrata. Il giardino circostante è di nuova creazione, con diversi tipi di palme disposte sia a filari, sia liberamente, e con un fronte di pini lungo la facciata principale e i due lati corti, posto a schermatura dall'invadente insediamento urbano limitrofo, contraddicendo cosଠla solitaria e limpida vista del palazzo che originariamente s'imponeva sulla campagna circostante. Di fronte al prospetto posteriore, da una corte pavimentata, prolungata dalle ali parallele degli annessi di servizio, si scende attraverso due rampe convergenti a un giardino di tipo formale, d'impianto a croce con aiuole delimitate da siepi basse, piantate a palme e ad arbusti mediterranei, e al centro una peschiera di fattura rustica.

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : misto

Strutture architettoniche : Aiuola, Balaustrata, Corte, Peschiera, Rampa.

Note : Palma.

Visitabile : accessibile con permesso

Bibliografia

De Simone, Margherita, Ville palermitane del XVII e XVIII secolo: profilo storico e rilievi, Genova 1968, pp.313-314