Identificazione della descrizione | |
---|---|
Nome del parco | Villa Torrigiani a Camigliano |
Comune | Capannori |
Regione | Toscana |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | via Gomberaio, 3Camiglianoinfo@apgi.it |
Posizione | Latitudine: 43.887244 |
Longitudine: 10.608832 |
Fondata alla fine del Cinquecento, nella seconda metà del Seicento al prospetto della villa venne aggiunto il doppio scalone monumentale di accesso, collegato agli ambienti interni da una serliana, replicata anche al piano superiore. Il parco è caratterizzato da ampi parterres alla francese con peschiere e zampilli d'acqua ornamentali, e un parterre con aiuole in bosso e fioriture stagionali. Nelle adiacenze, anche un ninfeo a roccaglia e un giardino segreto cui si accede mediante rampe monumentali. Circonda la villa un'estesa fascia di alberature ad alto fusto, all'inglese.
Un maestoso viale di cipressi secolari lungo 700 metri introduce alla villa con la grandiosa facciata caratterizzata da un doppio ordine di serliane. La posizione è splendida, ai piedi delle colline e inquadrata nell'armonioso paesaggio di questa parte della Lucchesia. L'impianto originario del complesso risale al Cinquecento, quando la famiglia Buonvisi ne è proprietaria. Nella prima metà del Seicento passa a Nicolao Santini, ambasciatore lucchese alla corte di Luigi XIV, che lo trasforma ispirandosi al gusto francese. Alcuni cabrei settecenteschi illustrano questa sistemazione barocca, spesso attribuita ad Andrà© Le Nà´tre. La villa è ancora oggi abitata dalla famiglia discendente dal marchese Nicolao: l'ultima erede, Vittoria Santini, sposa nel 1816 il marchese Pietro Guadagni Torrigiani che creerà il parco romantico assecondando una moda diffusa in Lucchesia. Nel 1966 la marchesa Simonetta Torrigiani, divenuta principessa Colonna per il matrimonio con il principe di Stigliano don Carlo Colonna, decide di aprirla alle visite. La struttura del giardino barocco è articolata secondo un asse che comprende le fontane ispirate da Le Nà´tre e il giardino di Flora (foto in alto) sulla destra, rarissimo esempio di giardino di fiori barocco ancora conservato con il prezioso disegno delle aiuole destinate a ospitare fioriture. A sud è chiuso da un padiglione a pianta ottagonale caratterizzato da una cupola coronata dalla statua di Flora, con maschere e fiori in ferro battuto, all'interno la spettacolarità degli scherzi d'acqua era un tempo tale da indurre il poeta arcadico Filandro Cretense, in visita nel 1783, a dedicare i propri versi alla scienza idraulica che aveva consentito la realizzazione di tali meraviglie. Il giardino è collegato con il livello soprastante, dominato dalla grande peschiera, da uno scenografico sistema di scalinate a doppia rampa (foto a lato) con statue e vasi che ospita al suo interno un percorso di grotta visitabile. Nel parco notevole la varietà di esemplari arborei: si segnalano i maestosi Liriodendron tulipifera, l'albero dei tulipani, e il cosiddetto cipresso calvo (Taxodium distichum). Importante anche la collezione di camelie in varietà ottocentesche.
Definizione : Giardino
Tipologia : alla francese
Strutture architettoniche : Galleria verde, Statue, Fontane, Peschiere con zampilli d'acqua, Voliera, Ninfeo a roccaglia, Rampe monumentali, Giardino segreto
Note : Scheda tratta dalla Guida realizzata dalla Direzione editoriale del Touring Club Italiano e da Apgi, Associazione Parchi e giardini d'Italia: L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano 2016, p. 184 (autore Mariachiara Pozzana). Foto in evidenza: Giovanni Breschi.
Visitabile : parzialmente aperto al pubblico
L'Italia dei giardini. Viaggio attraverso la bellezza tra natura e artificio, Touring Editore, Milano 2016, p. 184.