"Paradiso, cioè giardino, era il nome del luogo già due secoli fa, e paradisiaca è la bellezza di questo giardino adagiato sulla collina antistante l'abitato di Seggiano, in un magico punto della Maremma sino a non molti anni fa poco conosciuto. L'acquisto della grande tenuta ha offerto all'artista (nonchà© coreografo e danzatore) Daniel Spoerri l'occasione per un intenso confronto con la natura del luogo. àˆ nata cosଠl'idea di collocare le opere d'arte all'aperto, distribuendole lungo un percorso che richiama il misterioso itinerario del Sacro Bosco di Bomarzo nei pressi di Viterbo. Il giardino di Spoerri, infatti, rientra in quel gruppo di giardini d'arte contemporanei creati in Toscana negli ultimi anni: legati a una precisa ricerca artistica connessa al paesaggio, sono i moderni eredi della tradizione italiana dell'arte dei giardini. Un bel viale di platani antichi introduce alla villa e sin dall'inizio il visitatore è circondato dalle opere di Spoerri e di altri artisti, tutti da lui chiamati a lavorare sul posto. Il carattere primario di questo giardino d'arte si fonda sulle "˜affinità elettive' che hanno legato l'artista svizzero ad altri artisti a lui spiritualmente vicini. L'itinerario, segnato dalle opere d'arte, si svolge attorno alla villa e nel largo prato antistante fino al bosco, senza un tema preciso, ma seguendo un percorso creativo legato da un'intenzione comune. Nel giardino si trovano 103 opere di 50 artisti diversi fra i quali Eva Aeppli (foto), Roberto Barni, Roland Topor. Dall'ingresso si procede verso il grande prato dove sono alcune opere di Spoerri: I guerrieri della notte, il Sentiero murato labirintiforme, il Divano d'erba, curiosa realizzazione di un arredo vegetale. Si raggiunge quindi il punto più panoramico, dove è stata collocata l'opera Unicorni/l'ombelico del mondo di Spoerri, mentre l'abitato di Seggiano si staglia di fronte. Proseguendo il percorso ad anello, si arriva a un'altra opera tra le più significative della collezione, la Chambre No. 13 de l'Hà´tel Carcassonne Paris 1959-1965, rappresentazione in bronzo dell'ambiente dove Spoerri ha lavorato negli anni del suo soggiorno parigino. Il giardino, divenuto Fondazione nel 1997, ospita mostre estive dal 1998, quando l'attività espositiva si è aperta con Gli amici del giardino di Daniel Spoerri."