Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa Vasari a Tregozzano
Data creazione XVI secolo
Comune Arezzo
Regione Toscana
Coordinate Strada provinciale della Catona, 82Tregozzano
Posizione Latitudine: 43.511380
Longitudine: 11.889757

Cronologia

La villa risale al XVI secolo ed è appartenuta a varie famiglie: Subiano, Ghezzi, ai conti Scolari, ai Pellettieri d'Italia. Il nome deriva da una tradizionale attribuzione dell'architettura a Giorgio Vasari che non ha trovato finora riscontri documentari. àˆ oggi di proprietà della famiglia Prada.

Riassunto

L'elegante edificio della villa risale al XVI secolo in posizione dominante e porta una tradizionale attribuzione a Giorgio Vasari che non ha ancora trovato riscontri documentari. I giardini comprendono un parterre geometrico davanti la villa e un parco informale con alberi di alto fusto nella zona retrostante.

Descrizione

Un lungo viale bordato di aiule di bosso e contornato da vigneti dalla strada provinciale della Catona sale verso la villa in posozione dominante. Lo spazio antistante l'edificio è sistemato a giardino formale tra lecci e abeti. Tra le aiuole geometriche, sono presenti vari arredi tra cui una fontana sorretta da tritoni e panche di pietra con statue di schiavi inginocchiati. L'elegante facciata a tre livelli presenta al piano terra piccole finestre inginocchiate in pietra forte che fiancheggiano il portale bugnato con stemma in pietra sovrastante. Un semplice marcapiano unisce il livello delle finestre (quella centrale è sovrastata da un altro stemma lapideo). La parte centrale mostra un terzo livello con coronamento mistilineo che ingloba l'orologio, ai lati e alle estremità del coronamento sono state inserite probabilmente nel '900 quattro statuette. Nello spazio retrostate alla villa si apre il parco informale dove si possono ammirare diverse varietà di alberi di alto fusto, abbellito da alcune fontane.

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : formale

Visitabile : dato non disponibile

Bibliografia

G. Goretti in Ville del territorio aretino, Milano 1998, pp. 39-40.