Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Villa medicea di Careggi |
Data creazione | Prima metà del '400, 1617-1621, seconda metà dell'800 |
Comune | Firenze |
Regione | Toscana |
Autore/Creatore | Michelozzo_architetto, Parigi, Giulio_architetto, Mechini, Gherardo_architetto, Giovannozzi, Giovannozzo_disegnatore, |
Proprietario | Proprietà Ente pubblico territoriale |
Coordinate | viale Gaetano Pieraccini, 17Careggi |
Posizione | Latitudine: 43.809369 |
Longitudine: 11.249681 | |
Fonte | Giancarlo Coccioli, 2014 |
Il nucleo originario della villa, costituito da un edificio con cortile, loggia e orto, e da due case, venne acquistato da Giovanni di Bicci de Medici nel 1417. Pervenuta a Cosimo il vecchio, la villa venne trasformata in residenza da Michelozzo in due fasi: la prima che interessò l'edificio principale e la corte, conclusasi nel 1427, la seconda che riguardò la costruzione di due logge al piano terra affacciate sul lato ovest terminata nel 1459, quando la residenza è lodata da Francesco Sforza in visita a Cosimo. Nel 1462 vi fu fondata da Marsilio Ficino la celebre accademia neoplatonica che contava tra i suoi membri Poliziano, Nicola Cusano, Leon Battista Alberti e Cristoforo Landino. La villa fu la residenza preferita di Lorenzo il Magnifico, che qui era nato, e che continuò ad accogliere e a partecipare all'attività dell'accademia. Nel 1529 un incendio devastò la villa che fu poi restaurata. Nel 1609 passò a Carlo de Medici che, dopo aver ricevuto la berretta cardinalizia, avviò un vasto programma di rinnovamento sotto la direzione di Giulio Parigi e di Gherardo Mechini tra il 1617 e il 1621. Venne realizzato sul lato sud un nuovo giardino e creato un ninfeo. L'apparato decorativo fu rinnovato con affreschi di Michelangelo Cinganelli. In un cabreo del 1696 delineato da Giovannozzo Giovannozzi è raffigurato il giardino in tutti i suoi dettagli. Passato ai Lorena il complesso venne venduto nel 1780 al conte Vincenzo Orsi. Nel 1837 con lo spostamento della carrabile fu realizzato un nuovo viale d'accesso con monumentale ingresso al parco della villa vicino la chiesa di S. Giovanni Battista. Nel 1848 venne acquistata da Francis Joseph Sloane, noto botanico e connaisseur d'arte italiana, che operò varie modifiche sia all'interno della villa sia nel giardino. Nella parte sud vennero collocate nuove vasche e piante esotiche, mentre il complesso fu circondato da un parco romantico ad anello facendo uso di specie arboree rare come i cedri del Libano e dell'Himalaya, una sequoie della California, corbezzoli di Grecia e rare varietà di palma, il giardino fu poi dotato di una limonaia. Dopo vari passaggi di proprietà la villa pervenne nel 1936 all'Arcispedale di S. Maria Nuova e nel 2004 è stata acquistata dalla Regione Toscana e, in attesa di destinazione, è parzialmente in disuso. Dal 2013, insieme alle altre ville medicee, fa parte del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Il giardino appartiene alla villa di Cosimo de Medici dove fu fondata e si riuniva l'accademia neoplatonica di Marsilio Ficino. Il giardino originario progettato da Michelozzo nella prima metà del Quattrocento è stato ampliato nel Seicento da Giulio Parigi e reinterpretato secondo il gusto di Sir Francis Sloane a metà Ottocento, circondado il complesso con un bosco informale. Sede dal 1936 dell'Arcispedale di S. Maria Nuova ha subito un lento degrado.
"La lunga storia di questo giardino attraversa varie fasi. In quella quattrocentesca michelozzesca era diviso in due: da una parte l'orto con fiori e frutta (con agrumi, spezie, mirra e incenso), dall'altra il "selvatico" con mirti, olivi, querce, pioppi, pini e platani. Con la fase seicentesca, coordinata da Giulio Parigi, si espande la parte sud segnata da un percorso di ciottoli colorati con due statue di nani ancora presenti e l'inserimento del ninfeo/grotticina. L'ultima fase da metà Ottocento è legata al gusto di sir Francis Sloane che circonda il complesso con un boschetto romantico disseminato di specie arboree rare, oggi in parte ridimensionato. La tipologia della villa, tipica del periodo di transizioe tra casale fortificato e villa, è a pianta quadrata con cortile trapezoidale al centro e un ala laterale che si prolunga a settentrione. Nella facciata ovest si innestano due corpi di fabbrica simmetrici. Il disegno del giardino è solo in parte leggibile per l'inserimento nel Novecento di nuove alberature e per un generale degrado. L'ampio parterre a sud della villa era definito da aiuole geometriche in bosso un tempo abbellite da cespugli di pitosforo e di melograno, reca al centro una vasca circolare. Al lato è l'edificio della limonaia che conserva antiche varietà di agrumi. Dietro l'ala nord è un'altra vasca circolare contornata da aiuole di bosso. Nel parco che circonda il complesso si possono ammirare tigli, lecci, cedri, un calocedro, una sequoia californiana, un Pinus ponderosa, alcuni Pinus Jeffreyi, roverelle e querce. Dal cortile della villa si scende nel Ninfeo-grotta, scrigno barocco della villa realizzato da Giulio Parigi e affrescato con tralci di viti, figure mitologiche (tra cui Bacco) e un'allegoria dell'Abbondanza. Una nicchia ospita il ninfeo con pareti ricoperte da concrezioni spugnose e stalattiti."
Definizione : Giardino
Tipologia : misto
Visitabile : dato non disponibile
L. Zangheri, La villa medicea di Careggi e il suo giardino. Storia, rilievi e analisi per il restauro, Firenze 2006.