Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Villa Pagani, Gaggia |
Data creazione | XVII-XVIII, XX |
Comune | Belluno |
Regione | Veneto |
Autore/Creatore | Alpago Novello Alberto, progettista |
Autore/Creatore | Meraviglia Mantegazza di Liscate Saule, ideatore |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | via San Fermo, 53Socchieva |
Posizione | Latitudine: 46.107703 |
Longitudine: 12.145718 | |
Fonte | Cremona, Alessandro, 2013 |
Il complesso si trova su un terrazzamento naturale posto sulla collina della riva destra del Piave. àˆ formato da un corpo padronale seicentesco di schema tripartito, affiancato da due ali più basse, a questo si addossa un edificio a terrazza balaustrata sul fianco destro e, innestata perpendicolarmente, una lunga barchessa il cui volume è a sua volta continuato da quello di una cappella a pianta rettangolare, entrambe risalenti alla fine del XVIII secolo. Sul fronte posteriore della dimora centrale è stato aggiunto un corpo che ospita le scale. Il tutto si trova all'interno di un ampio parco con varie piccole costruzioni. Il complesso sorse alla metà del XVII secolo su committenza della famiglia Pagani subendo successivamente vari rimaneggiamenti, sia per quanto riguarda la parte edilizia che quella paesaggistica. Durante la I Guerra Mondiale la villa subଠil saccheggio.
Il complesso è sorto alla metà del XVII secolo su committenza della famiglia Pagani subendo successivamente vari rimaneggiamenti, ed è completamente immerso nel parco di gusto romantico, realizzato nel 900. Il giardino geometrico è del XVIII secolo ed è stato risistemato all'inizio del 900.
"La villa è completamente immersa nel parco, tanto da non essere visibile dall'esterno. Il giardino geometrico fu risistemato nel XVIII secolo e all'inizio del 900. A lato del riquadro antistante la facciata principale della villa vi è un giardino caratterizzato da una peschiera con isolotto fiorito e un ponticello. Il viale principale fiancheggiato di carpini che porta dall'attuale portineria all'ingresso della villa, è lungo 500 m e si prolunga oltre la costruzione per quasi altri 200 m. Dell'impianto originario facevano parte due zone di giardino "geometrico": un primo decorato da una statua di Nettuno e un secondo detto "giardino segreto" perchà© appartato e nascosto da una siepe di carpini potati. Un grande progetto paesaggistico, eseguito tra il 1924 e il 1939, conservò il perimetro dell'antico giardino, arricchendolo con nuovi elementi decorativi (statue di gusto Deco, grotte, nicchie, teatro, balaustre) e punti panoramici e dilatandolo verso ovest. Il proprietario, l'industriale Achille Gaggia, si avvalse della collaborazione tecnica di più architetti, tra cui Alberto Alpago Novello, ma il fautore del rinnovamento e dell'ampliamento fu don Saule Meraviglia Mantegazza dei marchesi di Liscate. La nuova sistemazione ha introdotto nel giardino particolari di gusto romantico: alle parti architettonicamente definite si alternano zone completamente selvagge, popolate da una vegetazione varia e abbondante. Alla vasta spianata in lieve declivio della zona sud-ovest si contrappone la ripida gola del torrente Siva, con una cascata, grotte naturali e artificiali collegate da sinuose stradine e punti di sosta, scalinate e belvederi. A lato del giardino "geometrico", un viale di pioppi conduce a un laghetto, al centro del quale sorge una minuscola isoletta ("Isolotto fiorito"), collegata alla terraferma da un ponticello. Proseguendo verso sud per ca. 200 m si raggiunge il labirinto, di modeste dimensioni, ispirato ai modelli delle ville più famose (come quello della Villa Pisani di Strà ), come quelli dotato di una torretta centrale, dalla quale si domina l'intero percorso. Dietro la facciata della villa, una scala con due terrazze-belvedere si inerpica lungo la collina. Al termine della grande carpinata si apre un teatro "all'antica", idealmente ispirato a modelli greci e romani, le cui larghe gradinate in pietra si distendono in mezzo a un bosco di latifoglie. Sullo sfondo si vede il cosiddetto "ponte inclinato", che attraversa la piccola valle collegandosi ad un viale di carpini. Una grande balaustrata che nasconde tra i gradini della scala zampilli e giochi d'acqua, accompagna a una vasca posta in fondo alla conca e alimentata da una piccola sorgente, detta "della ninfa", per via della statua posta dove l'acqua sgorga dalla roccia. Nel parco sono presenti alberi monumentali come una paulonia secolare nel cortile davanti alla villa e un alto faggio rosso isolato in un grande prato."
Definizione : Giardino
Tipologia : segreto
Strutture architettoniche : Balaustra, Barchessa, Belvedere, Terrazza-belvedere, Cascata, Giochi d'acqua, Grotta, Isolotto, Labirinto, Laghetto, Nicchia, Peschiera, Ponticello, Scala, Sorgente, Statua, Teatro, Torretta, Vasca.
Note : Carpini, Faggio rosso, Paulonia.
Misura : 80ha
Visitabile : dato non disponibile
"Alpago Novello, Adriano, Ville della Provincia di Belluno, Milano 1982, De Bortoli, G., Moro, A., Vizzutti, F., Belluno. Storia architettura arte, Belluno 1984, Azzi Vicentini, Margherita, Il giardino veneto tra Sette e Ottocento e le sue fonti, Milano 1988, Conte, P., Le ville nel paesaggio prealpino della Provincia di Belluno, Milano 1997, Zanon, S., L'acqua nella civiltà della villa veneta. Alcuni esempi tra gli insediamenti del Bellunese, in "Silis. Annali di Civiltà dell'acqua", 1, I, 1999, Costa, A., Giardini nella Provincia di Belluno, Belluno 2002, Zampieri, G., Dalla Gasperina, A., Boranga, A., Alberi monumentali della Provincia di Belluno, Rasai 2007"