Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa Barbaro, Basadonna, Manin, Giacomelli, Volpi
Data creazione 1549-1558
Comune Maser
Regione Veneto
Autore/Creatore Palladio Andrea, progettista
Proprietario Proprietà Privata
Coordinate via Cornuda, 7visite@villadimaser.it
http://www.villadimaser.it/
Posizione Latitudine: 45.812140
Longitudine: 11.976566
Fonte Cremona, Alessandro, 2013

Cronologia

"Il complesso fu progettato e costruito da Andrea Palladio probabilmente fra il 1549 e il 1558 su committenza dei fratelli Marcantonio e Daniele Barbaro, entrambi cultori di architettura. I disegni del progetto furono inclusi nei "Quattro Libri dell'Architettura" editi nel 1570. Palladio progettò per i Barbari pure un Il tempietto eretto nelle immediate vicinanze, ma all'esterno del recinto della Villa. La proprietà passò per eredità dai Barbaro ai Trevisan, poi ai Basadonna e ai Manin. Nel 1838 fu acquistata dall'affittuario Gian Battista Colferei, ma i suoi eredi la lasciarono andare in rovina. I successivi proprietari, la famiglia Giacomelli, alla metà dell'800 la restaurarono e incrementarono la produzione vinicola, costruendo l'attuale cantina adiacente la Villa. Nel 1934 fu ceduta a Giuseppe Volpi di Misurata i cui eredi, sfruttando i 30 ha destinati a vigneto nella tenuta di 230 ha che circonda la Villa, mantengono viva la tradizione enologica, già evidente ai tempi di Palladio che aveva previsto sotto le "loggie" (le attuali barchesse) i "luoghi da fare i vini"."

Riassunto

Capolavoro di Andrea Palladio, inserita nel 1996 nel Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, la Villa sorge in posizione dominante a mezza costa. Il complesso fu progettato e costruito probabilmente fra il 1549 e il 1558 su committenza dei fratelli Marcantonio e Daniele Barbaro e l'edificio padronale venne arricchito dalle decorazioni a fresco di Paolo Veronese e dagli stucchi di Alessandro Vittoria, realizzati tra il 1560 e il 1566. I giardini di assetto geometrico sono in stretta relazione con gli edifici, costituendo cosଠun unicum indissolubile tra spazi aperti e spazi murati.

Descrizione

"Il contesto paesaggistico in cui è inserita la Villa costituisce parte integrante della sistemazione del complesso. Il giardino è concepito in funzione delle visuali che si godono dall'edificio principale. In relazione alla facciata d'ingresso, attraverso l'apertura principale del prospetto, si relaziona il lungo viale di Tilia cordata che s'interrompe nel primo episodio, separato dal recinto dalla strada, dell'esedra con al centro la cinquecentesca fontana di Nettuno realizzata da Alessandro Vittoria, che suggerisce una sorta di "slargo" visuale prima della prospettiva ad infinitum del viale. L'assialità di quest'ultimo spartisce le aree all'interno del recinto, caratterizzate, nella parte più bassa, da ampie distese prative delimitate alle estremità da fronti alberate, da qui, oltre uno slargo semicircolare decorato da statue, si sale, mediante una corta ma ampia scalinata, al terrazzamento superiore che si estende lungo tutto il fronte del complesso degli edifici: ai lati del plancito, incassato rispetto al livello del terreno adiacente, lastricato in conci e con al centro una vasca ellittica, è organizzato in due parterres speculari tenuti a prato, con le aree prossime ai lati del corpo centrale del salone a crociera riquadrate da siepi in bosso secondo il gusto formale del giardino all'italiana. Sul fronte posteriore, sempre in asse con il centro della composizione architettonica, è sistemato il giardino segreto, chiuso tra le ali avanzanti delle testate delle barchesse e posto a un livello più alto, incassato nel colle, e quindi all'altezza del piano nobile con al centro la peschiera e il ninfeo e ai lati due giardinetti geometrici. Ottocentesco è l'inserimento dello scuro bosco di conifere a monte del complesso che contrasta con il morbido paesaggio collinare."

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : formale

Strutture architettoniche : Barchessa, Cortile, Esedra, Fontana, Grotta-ninfeo, Mascherone, Nicchia, Ninfeo , Torri-colombaie, Scala, Statua.

Visitabile : parzialmente aperto al pubblico

Bibliografia

"Battilotti D., Villa Barbaro, in Puppi Lionello, Andrea Palladio, Milano, 1999. Azzi Visentini Margherita, La villa in Italia. Quattrocento e Cinquecento, Milano, 1995, pp. 274-281. Pezzetta E., Palladio e la Villa Barbaro a Maser (Treviso), in "Almanacco Indipendente", III, 2008."