Identificazione della descrizione
Nome del parco Parco di Villa Gregoriana - FAI Fondo Ambiente Italiano
Comune Tivoli
Regione Lazio
Coordinate Largo Sant'Angelofaigregoriana@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it/luoghi/parco-villa-gregoriana
Posizione Latitudine: 41.965419
Longitudine: 12.801786

Descrizione

Parco paesaggistico dominato dalle cascate del fiume Aniene che si getta in un orrido alto 120 metri, circondato da vegetazione rigogliosa. Nel parco numerosi percorsi e scalinate conducono il visitatore ad ammirare la cascata da svariate terrazze, tutte vicinissime al salto d'acqua. Nelle immediate vicinanze, l'acropoli di Tivoli è dominata dal Tempio di Sibilla, e incornicia la vista sull'abitato.

Descrizione

"La valle del fiume Aniene è stata un punto di riferimento obbligato nei secoli e tappa obbligata del Gran Tour. Numerosi viaggiatori e pellegrini erano attratti da questo paesaggio, dove i resti di dell'acropoli romana di Tivoli, con il tempio della Tempio della Sibilla e quello di Vesta, risalenti dal II al I secolo a.C, e della villa del console Manlio Vopisco, dominano la selvaggia ed impervia Valle dell'Inferno: uno scenario indimenticabile che si sviluppa lungo sentieri tra i boschi le alte rupi e le cascate dell l'Aniene Papa Gregorio XVI, in seguito a un ennesima disastrosa esondazione che mise in ginocchio Tivoli, nel 1826 intraprese un imponente progetto idraulico ingegneristico e deviò il corso del fiume Aniene lontano dalla città creando la Cascata Grande (120 m di salto). Affinchè non andasse perduto il paesaggio storico e mitico della "Valle dell'Inferno" creò il Parco di Villa Gregoriana, conservando un ramo dell'Aniene nel suo corso naturale e riorganizzando un itinerario attraverso la valle e le rovine, piantando lecci (Quercus ilex) e numerosi altri alberi, posizionando i resti archeologici e creando una serie di scorci pittoreschi e paesaggi. Nel dopoguerra la proprietà passò allo Stato italiano. Seguଠun lungo periodo di abbandono, durante il quale la crescita incontrollata della vegetazione, le frane e il sedimento accumulato nel letto del fiume, minacciarono di cancellare questo straordinario naturale, archeologico e storico paesaggio. Nel 2002 il FAI ha assunto la gestione del parco (circa 4 ettari) e ha iniziato un attento programma di rigenerazione e restauro che ha comportato lavori estesi e difficili per restaurare le rovine, stabilizzare i versanti, ripulire la vegetazione, ripristinare i sentieri, i muri a secco e i resti archeologici. Dal 2005 il parco è stato riaperto al pubblico Oggi possiamo ancora ammirare questo paesaggio leggendario che declina in modo esemplare l'estetica del sublime tanto cara alla cultura romantica. Natura, storia, archeologia e artificio si fondono qui in modo cosଠseducente da diventare meta obbligata del Grand Tour nell'800 e il soggetto principale delle rappresentazioni pittoriche di Tivoli del XVIII e XIX secolo. Dopo un percorso sotterraneo attraverso le rocce calcaree, l'Aniene sgorga dalla grotta di Nettuno e precipita giù per circa 100 metri attraverso pendii boscosi che scorrono in una serie di laghi (i Pelagi) prima di raggiungere la grotta delle Sirene e scompare sottoterra, alla fine ritorna in superficie più a valle, dove riprende il suo corso naturale a valle."

Spazio per le note

Definizione : Parco

Tipologia : paesaggistico

Strutture architettoniche : Frammenti e rocchi di colonne. Resti di villa romana (II sec. d.C.) Tempio di Vesta (dedicato alla Sibilla Tiburtina). Tempio di Tiburno.

Note : credit foto: Paolo Barcucci, Massimo Siragusa, Roberto Morelli

Misura : 3,5ha

Visitabile : aperto al pubblico