Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Istituto Giapponese di Cultura |
Data creazione | Sec. XX, seconda metà |
Comune | Roma |
Regione | Lazio |
Autore/Creatore | Ken Nakajima, progettista |
Proprietario | Proprietà Ente straniero in Italia |
Coordinate | Via Antonio Gramsci, 74info@jfroma.it |
www.jfroma.it | |
Posizione | Latitudine: 41.918606 |
Longitudine: 12.479585 | |
Fonte | Santolini Sandro, 2013 |
L'Istituto Giapponese di Cultura sorge a Roma nella zona di Valle Giulia, di fronte alla Facoltà di Architettura e vicino alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. L'iniziativa dell'edificazione di un Istituto di cultura da parte del governo giapponese risale ad alcuni anni prima della seconda guerra mondiale, ma solo nel 1954 fu concluso l'Accordo Culturale tra Italia e Giappone e il 12 dicembre 1962 venne ufficialmente inaugurato l'Istituto Giapponese di Cultura, primo nel suo genere all'estero. Dipende dalla Japan Foundation, ente ad amministrazione indipendente con una ventina di sedi estere. L'edificio è opera dell'architetto Isoya Yoshida (1894-1975), che pur servendosi del cemento armato, si è avvalso di tutte le caratteristiche dell'originale edificio di legno del periodo Heian (IX-XII sec.): vi abbondano le superfici di legno, i rivestimenti parietali di stoffa, superfici in oro, e i caratteristici shà´ji, porte scorrevoli di carta giapponese. Il giardino è stato realizzato invece realizzato dal noto architetto Ken Nakajima su un terreno in concessione dal Comune di Roma.
"Il giardino è stato realizzato dal noto architetto Ken Nakajima su un terreno in concessione dal Comune di Roma. Vi compaiono tutti gli elementi essenziali e tradizionali del giardino di stile sen'en giardino con laghetto, una leggera cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e la lampada di pietra, tà´rà´. La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Si può visitare in primavera e autunno."
Il giardino, il primo in Italia realizzato da un architetto paesaggista giapponese, Nakajima Ken, autore anche del quasi contemporaneo progetto di giardino giapponese per l'Orto Botanico di Roma, contiene tutti gli elementi tradizionali del giardino di stile Sen-en, il giardino con laghetto. Questo tipo di ambiente viene concepito come un microcosmo che invita alla meditazione e alla contemplazione e dove tutti gli elementi che lo compongono rimandano a un mondo più vasto. Il bacino d'acqua, di forma irregolare, richiama, in scala ridotta, le forme naturali di un lago, un ponte di pietra lo attraversa e le pietre nell'acqua alludono a isole e arcipelaghi. Vi è inoltre un ruscello, che termina con un percorso irregolare caratterizzato da piccole cascate. Come in tutti i giardini giapponesi, anche la forma e il posizionamento delle piante sono accuratamente controllate: sulla collina sono stati impiantati alcuni alberi di olivo e un ciliegio, mentre pini nani accompagnano il percorso d'acqua e le rive del laghetto. I sentieri non sono stati concepiti per passare direttamente da un punto a un altro, ma per godere pienamente e lentamente di ogni veduta e delle atmosfere che si manifestano lungo il percorso. Per questa ragione essi sono stati concepiti discretamente tortuosi e prolungano nel tempo la passeggiata e quindi il piacere del visitatore. Una lanterna in pietra, posta sulle rive del laghetto, completa il quadro di questo giardino, dove la natura è idealizzata e la cui composizione è affidata alla forma naturale dgli elementi. Il paesaggio diviene quindi evocatico e simbolico in cui è evidente la profonda filosofia del rapporto dell'uomo con la natura, che diventa in questo caso quasi astratto. La veranda, tsuridono, che si protrae sul laghetto è uno dei migliori punti per godere la vista del giardino. Tra le piante presenti si trovano il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Le pietre che formano la cascata provengono dalla campagna toscana.
Definizione : Giardino
Misura : ca. 2.900mq
Visitabile : accessibile con permesso
M. Pasquali, Istituto giapponese di cultura, in M. Pasquali (a cura di), I giardini della diplomazia. Ambasciate e accademie straniere a Roma, Milano 2003, pp. 129-146.