Identificazione della descrizione
Nome del parco Villa Gentili
Data creazione Sec. XVIII/ metà 
Comune Roma
Regione Lazio
Autore/Creatore Raguzzini, Filippo, progettista
Proprietario Proprietà Privata
Coordinate Piazzale Sisto V, 1
Posizione Latitudine: 41.898287
Longitudine: 12.509437
Fonte Santolini Sandro, 2013

Cronologia

"Villa Gentili è posta in piazzale Sisto V, a ridosso di un tratto delle Mura Aureliane, delle quali ingloba una torre su viale di Porta Tiburtina, e dell'acquedotto Felice. Il terreno, insieme ad alcune costruzioni ed al diritto di utilizzare l'acqua Felice, fu acquistato dal marchese Filippo Gentili nel 1739, per sà© e per il fratello, il cardinale Francesco Saverio. La palazzina fu realizzata, probabilmente su progetto di Filippo Raguzzini, tra il 1741 ed il 1748, anno in cui appare sulla pianta del Nolli. I Gentili nominarono erede dei loro beni la nipote Costanza Giori e le due figlie di lei, Margherita e Clelia, con l'obbligo di assumerne il cognome. Cosଠalla morte di Francesco Saverio, avvenuta nel 1753, la villa, insieme a numerose altre proprietà , fu ereditata da Margherita Sparapani Gentili, la quale, nel 1754, appena diciottenne, sposò Giuseppe Boccapaduli. Il matrimonio durò ben poco, appena 6 anni, cosicchà© dal 1767 la donna si legò sentimentalmente al conte Alessandro Verri. Non avendo avuto figli, Margherita Sparapani Gentili Boccapaduli lasciò quale erede dei suoi beni il marito della sua figlia adottiva Anna Hopfer, Urbano del Drago. La villa appartenne cosଠalla famiglia del Drago fino al 1861, quando fu venduta alla principessa russa Elisa Cherementeff, che ne rimase proprietaria fino al 1913, commissionando un significativo intervento di restauro della palazzina all'architetto Carlo Maria Busiri Vici. Il Piano Regolatore del 1883 stabilଠuna serie di espropri in questa zona, destinata alla costruzione di caserme e alla realizzazione di via Marsala e di viale Castro Pretorio. La villa perse cosଠil terreno antistante, in origine sistemato con giardini all'italiana. Dalla planimetria allegata all'atto di vendita del 1861 si può comprendere l'organizzazione del parco annesso alla villa: di forma quasi trapezoidale esso era limitato dalle Mura Aureliane, dalla vigna Castelli e dalla strada del "Maccao che conduce a porta San Lorenzo" e suddiviso in tre viali maestri posti a tridente, raccordati fra loro da due viali ortogonali. Nel piazzale antistante la palazzina due boschetti, posti parallelamente, inquadravano una prospettiva su un secondo piazzale di forma ellittica con fontana al centro. Un lungo loggiato coperto a verde, ancora oggi percorribile, si estendeva sulle Mura Aureliane, costituendo una straordinaria passeggiata panoramica, che si concludeva con la "Coffee House", luogo di sosta e di ristoro di cui oggi non restano che rovine ricoperte da strutture moderne. Dopo l'acquisto del complesso, la principessa Cherementeff concesse l'area in affitto ad una congregazione religiosa che lasciò cadere la villa nelpiù completo abbandono. Nel 1913 la proprietà fu acquistata da Gustavo Dominici, il cui nome appare ancora oggi accanto al cancello d'ingresso: questi, intorno agli anni Venti del secolo scorso, fece apportare modifiche strutturali agli edifici con un nuovo disegno dei giardini, dando cosଠall'insieme l'aspetto moderno. La palazzina si presenta a pianta irregolare, con accesso al piano rialzato tramite una doppia scala curva, a coronamento della quale è posto un portale con stemma Gentili nella lunetta. La facciata è suddivisa da lesene: la parte centrale in asse con l'ingresso al giardino presenta un'altana ed una finestra ad arco. L'esterno del piano nobile mostra una ricca decorazione ed è separato dal superiore da un alto marcapiano."

Riassunto

"La villa, con pianta irregolare, incuneata tra le Mura Aureliane e l'Acquedotto Felice, conserva un suggestivo giardino pensile, parte del più ampio parco settecentesco, con aiuole irregolari delimitate da basse siepi di bosso, palme e cipressi secolari. Un lungo loggiato coperto a verde, ancora oggi parzialmente percorribile, si estendeva sulle antiche mura romane, costituendo una straordinaria passeggiata panoramica, al cui termine era la "Coffee House", luogo di sosta e di ristoro oggi non più esistente."

Descrizione

Dell'antico vasto giardino resta soltanto la parte antistante la facciata settentrionale, inclusa tra le mura Aureliane e l'acquedotto Felice, e la straordinaria passeggiata sopra un tratto delle mura, coperta un grilliage con rose rampicanti. L'aspetto odierno, risalente alla sistemazione curata dalla famiglia Domenici all'inizio del '900, mostra un giardino formale in compartimenti distinti da siepi e bordati da roccaglie, impreziosito da antichi arredi, olle sicentesche, frammenti marmorei ed alcuni alberi secolari (pini, cipressi). Della originaria decorazione settecentesca rimane un elegante ninfeo, scavato nelle mura Aureliane, contenente una statua di Ercole, con elegante e raffinato prospetto in stucco.

Spazio per le note

Definizione : Giardino

Tipologia : misto

Strutture architettoniche : Casino di residenza, Acquedotto Felice, Mura Aureliane, fontana-ninfeo.

Visitabile : no

Bibliografia

Belli Barsali Isa, Ville di Roma. Lazio I, Milano 1983, pp. 417-417.