Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Villa Flora |
Data creazione | Sec. XIX/seconda metà |
Comune | Roma |
Regione | Lazio |
Proprietario | Proprietà Ente pubblico territoriale |
Coordinate | Via Portuense 610 |
http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_della_borghesia/villa_flora | |
Posizione | Latitudine: 41.855765 |
Longitudine: 12.444182 | |
Fonte | Santolini Sandro, 2013 |
"L'attuale nome della villa deriva dalla denominazione "Hotel Flora", assegnato al complesso dalla Casa generalizia dell'Ordine dei Servi di Maria ai quali è stata espropriata nel 1975 dalla Regione Lazio per la realizzazione di un parco pubblico attrezzato nel Quartiere Gianicolense. Nel 1978 la villa fu acquisita dal Comune di Roma. L'area, nota in realtà nei documenti ottocenteschi e novecenteschi come Villa Signorini, è costituita da un casino nobile, di forme eclettiche ispirate a modelli neomedioevali e neorinascimentali, con torre provvista di bifore e merli, appoggiata su un corpo di fabbrica di due piani, a pianta quadrangolare, con balcone al primo piano, poggiante su colonne, sul prospetto principale. A questo casino sono uniti altri due manufatti agricoli. Un altro organismo pregiato è costituito da due serre, in ghisa e vetro, anch'esse di forme neomedioevali, ma con alcune soluzioni ricorrenti in manufatti di archeologia industriale. Completano l'insieme alcuni manufatti di servizio, come due casali, di cui uno quasi in stato di rudere, ed un altro manufatto ora adibito a teatro, oltre a costruzioni minori. Nonostante l'Amministrazione Comunale abbia operato una serie di opere di bonifica del verde, a partire dagli anni Novanta del '900, con l'eliminazione di alcuni insediamenti abusivi, la villa attende ancora un vero e proprio recupero complessivo e un restauro degli edifici, in gran parte in pessimo stato di conservazione se non di abbandono."
La villa, originariamente una tenuta agricola come la maggior parte delle ville ubicate in direzione di Fiumicino, conserva la struttura ottocentesca tipica di un'organizzazione di questo genere: una palazzina in stile eclettico con torretta neogotica a bifore. Il parco, pur rimaneggiato negli anni Sessanta del '900, costituisce un esempio di giardino informale di particolare pregio.
Il parco di Villa Flora, pur fortemente rimaneggiato negli anni Sessanta del '900, quando la villa era di proprietà di una congregazione di suore, costituisce un esempio di giardino informale di particolare pregio. Elemento caratterizzante è il lungo viale, fiancheggiato da cipressi, che sale dalla via Portuense alla sommità dell'altura, dove sono gli edifici. Le pendici sulla sinistra presentano numerosi esemplari di pini e di altre specie tipiche della flora romana, sulla destra, alla fine del viale, è una fontana con bacino circolare, circondata da cipressi. Sul piazzale antistante il Casino di residenza svettano palme, cedri e pini risalenti alla sistemazione originaria del luogo. Dietro la palazzina e ai lati di essa si trovano vari edifici di servizio, alcuni dei quali ospitano associazioni operanti nel Municipio. Girando intorno al lato destro dell'edificio si arriva a una bella serra ottocentesca, appoggiata a un muro e seminascosta da piante di fico, visibile dall'ingresso al parco posto su Via Artom. La parte del parco non immediatamente vicina alla villa è stata interamente rimaneggiata e piantata a pini e cipressi negli anni '60 del '900.
Definizione : Parco
Tipologia : informale
Strutture architettoniche : Casino di residenza, fontana, serra.
Misura : 1160mq
Visitabile : aperto al pubblico
Benocci Carla, Villa Flora, in Campitelli Alberta (a cura di), Verdi Delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, Roma 2005, pp. 216-217