Costruita nella seconda metà del XIX secolo su una preesistenza già appartenente alla famiglia Barberini, la villa, oggi di proprietà comunale, occupa il versante orientale della collina di Monte Mario, in una posizione dominante sul Tevere. Il proprietario fu alla fine dell'800 l'ingegnere Luigi Mazzanti, un costruttore edile appartenente alla ricca borghesia emergente. L'architettura della villa è uno degli esempi più significativi dello stile eclettico romano, che si affermò a partire dal 1870, in cui suggestioni cinquecentesche e classiche si uniscono a elementi esotici e fantasiosi per soddisfare il gusto della committenza. Il casino di residenza, di modeste dimensioni, si caratterizza per la presenza di una loggia corredata da due terrazze laterali, con una suggestiva vista panoramica sulla città . La loggia, con sei colonne in cotto ornate da capitelli corinzi, ispirati ai modelli classici in marmo, presenta al suo interno una ricca decorazione riproducente una serra a struttura metallica, contenente diverse varietà di piante mediterraneee ed esotiche. L'esterno mostra una piacevole decorazione monocroma: con figure allegoriche pastorali inserite in tondi e riquadri, e motivi di nastri e frutta. Nel 1967 la Villa fu espropriata ed acquisita dal Comune di Roma. Nel 1990, nell'ambito di fondi regionali stanziati per il Campionato Mondiale di Calcio, sono stati finanziati i lavori per la ristrutturazione del Parco e della Villa. Il restauro dell'edificio, terminato nel 1993, ha rimesso in luce l'originale decorazione decorazione parietale esterna, in parte occultata da passati interventi di ridipintura. Dal 1998 la Villa ospita la sede dell'Ente Regionale Roma Natura che gestisce il Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma, tra cui la Riserva Naturale di Monte Mario.