Identificazione della descrizione | |
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Nome del parco | Giardino del Palazzo Altemps a Gallese |
Data creazione | Sec. XIX, ultimo quarto |
Comune | Gallese |
Regione | Lazio |
Autore/Creatore | Giulio Hardoin, duca di Gallese, Altea Altemps, duchessa di Gallese |
Proprietario | Proprietà Privata |
Coordinate | Piazza Castello |
Posizione | Latitudine: 42.373509 |
Longitudine: 12.403419 | |
Fonte | Santolini Sandro, 2013 |
Il castello medievale di Gallese venne ristrutturato nelle forme attuali da Nicola della Rovere nella prima metà del secolo XVI, su progetto attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio. Nel 1558 fu iniziato sugli spalti della rocca il nuovo Palazzo Ducale, ampliato e migliorato da Carlo Fontana del 1579 per il nuovo propretario, il cardinale Marco Sittico Altemps, che lo destinò al figlio Roberto. Il palazzo venne successivamente completato da Pietro Altemps nella prima metà del Seicento. L'assetto attuale è frutto dei restauri operati dal duca Giulio Hardouin nella seconda metà del XIX secolo e dalla moglie Altea Altemps. Il castello-palazzo con le sue logge ariose, la scalinata ninfeo al centro della doppia rampa del cortile d'ingresso, le gallerie con le preziose collezioni antiquarie, è un corpo articolato e insieme unitario, frutto dei diversi interventi che lo hanno nei secoli trasformato da austero fortilizio medievale a elegante dimora dominate sul vasto panorama della valle del Tevere.
Nell'elegante castello ducale di Gallese, appartenuto tra XVI e XIX secolo alla famiglia Altemps, il visitatore può apprezzare preziosi giardini ottocenteschi, che rispecchiano il gusto dei proprietari. Nel fossato del castello è un bel giardino con siepi di bosso e alte palme. Un altro giardino è invece nel cortile del castello, in cui ancora una volta sono le palme a farla da padrone, nelle più diverse varietà , associate a numerosi agrumi in vaso. Nella valle alle spalle del castello si estende un vasto parco, essenzialmente piantato a conifere, seppure miste a latifoglie, che accoglie il visitatore con un eccezionale leccio pluricentenario, abbarbicato ad un masso di tufo, all'inizio del viale che scende verso un romantico laghetto.
"Nel fossato del castello è stato realizzato un giardino con palme e alte siepi di bosso, delimitanti i vialetti di un labirinto. Il giardino interno del castello, chiuso da alti muri, rispecchia il clima di intimità che si respira nel portico e nelle stanze. Il giardino è chiamato "Tripoli" per la presenza di numerose e bellissime palme, tra cui la preziosa palma del Cile (Jubaea chilensis), che si innalzano dalle aiuole fitte di iris. Bignonie rampicanti e glicine, ortensie e bergenie nei luoghi ombrosi, tra sculture e reperti archeologici, evocano tempi lontani e il clima di un'epoca passata. Il giardino ospita inoltre limoni in vaso e un esemplare di aspidistra (Aspidistra clatioe) dalle belle foglie lucenti verde-smeraldo. Nelle pendici del vasto parco, che si sviluppa nel vallone sottostante il castello, si trovano monumentali conifere (Abies alba, Abies pinsapo, Sequoia sempervirens) e grandi cedri (Cedrus sp. pl.) che introducono ad un'area erbosa chiamata "piazzale dei duelli". Questi esemplari insieme alla fitta abetaia sul fianco più ripido dell'altura del castello, testimoniano il gusto ottocentesco per le resinose, a svantaggio dei boschetti nostrani di querce, giudicate troppo agresti e comuni nei parchi nobiliari."
Definizione : Giardino
Tipologia : formale
Strutture architettoniche : Abetaia, Boschetto, Labirinto, Muro alto, Reperti archeologici, Scultura.
Note : Abete bianco (Abies alba), Abete di Spagna (Abies pinsapo), Aspidistra (Aspidistra clatioe), Bergenie, Bignonie, Bosso: siepi, Cedro, Glicine, Iris, Limoni, Ortensia, Palma del Cile (Jubaea chilensis), Palme, Quercia, Sequoia della California (Sequoia sempervirens).
Visitabile : accessibile con permesso
S. Varoli Piazza, Paesaggi e giardini della Tuscia, Roma 2000, pp. 83-86.