La proprietà è stata dei Savelli e quindi dei Chigi, ai quali si devono gli interventi più importanti. Attorno al monumentale palazzo realizzato tra XVI e XVIII secolo con il contributo, tra gli altri, di Gian Lorenzo Bernini, si estende il magnifico parco, ultimo lembo superstite della selva dedicata a Diana. Nell'antico barco per la caccia, cinto da muri, tra la rigogliosa vegetazione si incontrano piante secolari, si snodano percorsi, si scoprono fontane, reperti antichi, grotte, finte rovine pittoresche, una seicentesca uccelliera e una conserva della neve.